Aceto di riso: sushi e non solo
Data Pubblicazione: 05/12/2017

Tra i vari tipi di aceto trova spazio anche l'aceto di riso. E' un prodotto molto usato nella cucina orientale che si ottiene con la fermentazione naturale del riso. Non vengono usati conservanti o additivi e la sua preparazione richiede un procedimento molto complesso. In particolare, si cuoce il riso al vapore e poi lo si lascia asciugare all'aria aperta. Successivamente si aggiunge altro riso e si mette tutto in un vaso di terracotta, coperto di acqua. Sigillato, si lasciano trascorrere due settimane poi il liquido fermentato viene acidificato e messo ad invecchiare per un paio di anni. Questo il procedimento tradizionale che è ancora oggi in uso in alcune zone del Giappone.
Possiamo distinguere diversi tipi di aceto di riso:
- Aceto di riso tradizionale: di colore nero, presenta un gusto forte;
- Aceto di riso nero: al gusto forte si accompagna un sapore amaro;
- Aceto di riso rosso: il sapore è agrodolce, il colore ambrato.
A caratterizzare le diverse varietà è la quantità di acido acetito presente. E' proprio questo acido ad incidere sul sapore.
Aceto di riso, proprietà benefiche
Questo ingrediente è caratterizzato da una grande quantità di vitamine B e molti sali minerali. Proprio per questo ha un effetto energizzante ed è ottimo per combattere periodi di estrema stanchezza. Inoltre ha un effetto antisettico ed agevola la digestione e la depurazione. Importante anche la sua funzione di sostituto del sale. Utilizzato con tale scopo si riduce il sodio e quindi si avranno effetti benefici sulla pressione arteriosa. Inoltre è un alleato, con le sue zero calorie, della linea.
Cenni storici
L'aceto di riso ha una storia molto antica. Le prime testimonianze risalgono a quattromila anni fa. I paesi di origine sono Cina, Corea e Giappone, proprio quelli che ancora oggi lo utilizzano di più.
Varietà di preparazione
E' fondamentale chiarire che l'aceto di riso per sushi è uno degli utilizzi più diffusi di questo ingrediente. Ottimo anche come condimento per le insalate ed in generale per cibi crudi. Molto utilizzato, come detto, nella cucina orientale, può garantire un gusto agrodolce a diversi piatti. Il suo uso quindi non si limita alla ricetta tradizionale del sushi ma può anche essere un sostituto del sale o anche dell'aceto se si vuole ottenere un sapore più dolce.