Acquavite: Caratteristiche, Conservazione e Servizio

Data Pubblicazione: 17/09/2024

Acquavite

L'Acquavite D'Uva o distillato d'uva è generalmente trasparente e priva di tonalità di colore. Si distingue dalla grappa (distillato di vinacce) e dal distillato di vino (come il brandy, il cognac o l'armagnac).

Il 20 ottobre 1984, un decreto ministeriale ne ha fissate le caratteristiche, stabilendo che: "l'acquavite o distillato d'uva è ottenuta dalla distillazione del mosto fermentato di uve fresche, in presenza delle parti solide dei grappoli."

L'acquavite d'uva viene servita a fine pasto, fresca (6-8°C), in un bicchiere a tulipano o in un classico bicchiere cilindrico. Ha un profilo fruttato e risulta meno complessa rispetto alla grappa o al brandy. La sua gradazione alcolica si aggira intorno ai 50% vol.

CONSERVAZIONE

L'acquavite d'uva, essendo una bevanda spiritosa, va conservata in piedi, a differenza del vino. Se la bottiglia di acquavite è nuova, tenuta in posizione verticale, in un ambiente fresco e possibilmente al buio, si conserverà senza difficoltà per molti anni. Tuttavia, una volta aperta, il distillato entra in contatto con l'aria, che contiene ossigeno, un agente ossidante. Una bottiglia aperta, se ben chiusa, mantenuta in piedi e conservata in un armadietto, dura circa un anno.

Quando si ordina un'acquavite d'uva a fine pasto, è interessante osservare la bottiglia: meno distillato vi è all'interno, più aria è entrata a contatto con i liquido e quindi minore è la qualità del contenuto. Naturalmente, la perdita di qualità dipende anche dalla frequenza con cui viene servita. Più velocemente si consuma la bottiglia, meno il distillato perde in qualità.

L'ACQUAVITE NON È SOLO D'UVA: FACCIAMO UNA CLASSIFICAZIONE

L'acquavite è un distillato alcolico ottenuto dalla fermentazione e distillazione di materie prime fermentabili come frutta, cereali o vino. Il termine "acquavite" deriva dal latino "aqua vitae", che significa "acqua della vita", riflettendo l'antica convinzione che questa bevanda avesse proprietà curative.

Di seguito una panoramica dell'acquavite.

L'acquavite può essere prodotta a partire da diverse materie prime:

FRUTTA: come mele, pere, ciliegie (es. Calvados, Kirsch).
UVA: attraverso la distillazione di vino o vinacce (es. grappa, cognac).
CEREALI: per acquaviti come whisky o vodka.

Il Processo di produzione prevede due fasi principali:

FERMENTAZIONE: gli zuccheri presenti nelle materie prime vengono trasformati in alcol.
DISTILLAZIONE: la miscela fermentata viene riscaldata e l'alcol, che evapora a una temperatura più bassa rispetto all'acqua, viene separato e raccolto.

L'acquavite ha un contenuto alcolico elevato, che può variare dal 35% al 60%, a seconda del tipo e del metodo di produzione.

Tipologie

Ci sono diverse varietà di acquavite a seconda della materia prima utilizzata e del processo di distillazione:

GRAPPA: distillato delle vinacce, tipico italiano.
COGNAC acquavite di vino francese.
CALVADOS: acquavite di mele, tipica della Normandia.

L'acquavite viene solitamente bevuta pura, a temperatura ambiente, o utilizzata in cocktail. Può anche essere aromatizzata o invecchiata in botti di legno, che le conferiscono sapori più complessi.

Pubblicata il 17/09/2024

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