Data Pubblicazione: 13/12/2017
Il termine agnello va a definire il cucciolo di pecora che non ha ancora compiuto l'anno di età. Può essere da latte (l'abbacchio): in questo caso ha un mese di vita ed è alimentato esclusivamente con il latte materno, cosa che contribuisce a rendere la sua carne più grassa; poi c'è l'agnellone che viene macellato dopo lo svezzamento, a sei mesi dopo essere stato alimentato con erbe. Il sapore è più forte.
Diffuso soprattutto in Abruzzo, Sardegna e Lazio, può anche essere importato da Inghilterra, Spagna o dall’Est Europa. Sardegna e Lazio hanno la certificazione IGP (Indicazione geografica protetta) rispettivamente per la carne di agnello e l'abbacchio. In realtà nel nostro Paese il consumo di carne di agnello non è poi così diffuso, come invece in Inghilterra e Francia. Nonostante ciò può essere trovata in macelleria tutto l'anno. I tagli più conosciuti sono:
La carne di agnello è simile a quella bovina anche se presenta una maggiore difficoltà ad eliminare il grasso visibile. Per quanto riguarda i vari tagli, c’è da fare una differenza tra coscia, spalla e lombo, che sono considerate carni magre, e costolette, che invece vicino all'osso sono molto grasse. In generale, la carne di agnello è ricca di proteine ad alto valore biologico e di vitamine B. Presenta inoltre dei lipidi, soprattutto saturi, ed ha un contenuto di colesterolo in linea con le altre carni. Non ha carboidrati e fibre. A basso contenuto energetico, presenta un discreto contenuto di potassio e ferro.
La carne di agnello deve essere conservata in frigorifero e consumata entro due giorni. Prima di riporla nel frigo, occorre però coprirla con carta da forno e pellicola. Può essere anche congelata, dopo aver tolto il grasso. In questo caso si dovrà consumarla entro sei mesi.
Ora entriamo nel dettaglio dell’utilizzo in cucina dell'agnello: ricette sono molte e variegate, cambiano anche da regione a regione. Un classico però è l'agnello al forno con le patate: un piatto che può essere presentato anche durante un'occasione particolare ed è tipico della Pasqua. Ma non mancano altre ricette come ad esempio l'Agnello in umido. A proposito di derivazioni regionali, nel Lazio è impossibile non mangiare l'abbacchio allo scottadito.
Pubblicata il 13/12/2017Le nostre rubriche
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