Data Pubblicazione: 13/12/2017
Utilizzato soprattutto in pasticceria, considerato 'elisir' di lunga vita, l'alchermes è un liquore portato in Italia dagli arabi come testimonia l'origine del nome. Al-qirmiz è la parola dalla quale deriva il nome di questo liquore e in arabo significa cocciniglia, a rappresentare uno degli ingredienti principali.
Ovviamente facendo parte della categoria dei superalcoli l'alchermes non fa certo bene. Come tutti i liquori apporta una grande quantità di calorie e zucchero. Glucidi e alcol provocano un effetto insulino-stimolante che lo rende sconsigliato a chi è in sovrappeso.
Curiosa la storia dell’alchermes che ebbe una grande diffusione durante il periodo della famiglia de Medici: proprio per questo si pensò che fosse nato proprio a Firenze. In realtà la scoperta è da attribuire agli arabi e furono poi gli spagnoli a portarlo in Italia. Qui nel Medioevo era considerato un elisir di lunga vita e la sua ricetta fu tenuta segreta a lungo. Una volta scoperta poi, si diffuse rapidamente in tutta Europa.
Altre due curiosità riguardano questo liquore alchermes. Fino a qualche secolo fa in Sicilia era utilizzato per i 'vermi della paura': veniva dato un cucchiaio ai bambini dopo una caduta o un piccolo malanno. L'altra riguarda il suo uso: in alcuni momenti fu abbandonato perché considerato troppo colorato e la sua produzione attribuita ad un insetto.
Come già detto questo liquore è utilizzato soprattutto per la preparazione di ricette di dolci. Ad esempio può essere usato per il budino di castagne o per realizzare il tiramisù. Il suo colore però lo rende ottimo come colorante ed è proprio questo l'uso che se ne fa maggiormente. Da ricordare anche come l'alchermes sia presente nella ricetta della mortadella di Prato. Infine, per chi vuole è possibile realizzare questo liquore anche in casa tramite un procedimento non complicato.
Per fare l'alchermes ricetta vuole che sia seguito un procedimento semplice: occorre prendere le spezie e lasciarle macerare in alcol e 2 dl di acqua per 15 giorni, avendo cura di agitare il contenitore un paio di volte al giorno. Successivamente si aggiunge al macerato zucchero fatto sciogliere in 3 dl di acqua bollente. Dopo un giorno di riposo si filtra e imbottiglia unendo l’acqua di rose.
Pubblicata il 13/12/2017Le nostre rubriche
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