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Brandy

Data Pubblicazione: 02/05/2018

Brandy
Tra i liquori più antichi e conosciuti al mondo, il brandy ha un posto di primo piano. Si tratta del risultato della distillazione del succo fermentato della frutta. Il termine derivata dalla parola inglese brandywine che origina dall’olandese brandewijn: la traduzione letteraria è vino bruciato. In realtà con brandy si intende soprattutto l'acquavite che deriva dalla distillazione del vino fatta invecchiare in botte. Il termine è utilizzato in maniera universale, ma può essere sostituito con denominazioni legate al territorio. Ad esempio per i prodotti che arrivano dalla regione di Charente in Francia si utilizza il termine Cognac.

Per ricavare l’acquavite si utilizzata l’alambicco, mentre le tecniche di distillazione sono diverse. In tutti i casi, teste e code (cioè le frazioni iniziali e finali) sono scartate in quanto contengono sapori e odori non buoni. Il brandy può avere una gradazione tra il 52% e il 72% di alcol, in alcuni casi anche maggiore.

Cenni storici sul brandy


Come dicevamo, questo liquore ha una storia molto lunga. La sua origine può essere fatta risalire al 7 d.C. nei paesi arabi. Successivamente si diffonde in Irlanda e in Spagna e poi da lì prende piede in tutta Europa. Proprio dalla Spagna arriva una curiosità: è frequente trovarsi davanti alla rutas del vino y del brandy, la strada del vino e del brandy, una via dove si trovavano le aziende che producevano le bottiglie di brandy.
Tornando al nome, le prime testimonianze scritte risalgono al 1622 e si ritrovano nella commedia Beggar's Bush nella quale si legge la definizione ‘Buy brand wine’. Qualche anno dopo nelle Roxburghe Ballads del 1650 si legge la frase ‘it is more fine than brandewine’.

Varietà di preparazione in cucina


E veniamo all’utilizzo in cucina di questo liquore. Se tradizionalmente è servito in bicchieri a forma di uovo tronco, può essere utilizzato anche per preparare diverse ricette. Classici sono i gamberoni al brandy ma lo troviamo anche tra gli ingredienti del pudding natalizio. Grazie al suo sapore tendente al dolce, può essere sfruttato per realizzare dolci e biscotti ma anche per aromatizzare le carni rosse. Ovviamente l’utilizzo principale è per la preparazione di cocktail come l’Alexander o il Sidecar.
Pubblicata il 02/05/2018

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