Data Pubblicazione: 02/05/2018
Appartenenti alla famiglia delle Pectinidae, conosciute con il nome scientifico di Pecten jacobaeus, le capesante sono molluschi bivalve molto utilizzate in cucina. Il nome deriva dall’usanza medioevale dei sacerdoti, di utilizzare il loro guscio per versare l’acqua sul capo di chi era battezzato. Sono conosciute anche con il nome di pettine di mare o conchiglia di San Giacomo. La particolarità di questi molluschi è che hanno due valve diverse: quella inferiore, convessa, presenta un colore chiaro, mentre quella superiore è piana e ha un colore bruno. Altra caratteristica peculiare è avere occhi catadiottrici elementari. Ermafroditi, la riproduzione avviene a giugno e luglio.
Possono arrivare ad un diametro di 15 centimetri (quelle vendute devo essere di almeno 10 cm), pescate solitamente a strascico, possono essere trovate tutto l’anno in pescheria. Questo mollusco ha una carne molto gustosa ed è preferibile consumarla cotta, visto che mangiarla crudo comporta rischi per la salute. Tra le ricette più apprezzate segnaliamo le capesante al forno.
Ricche di omega 3, sali minerali e vitamina A, sono molto magre e poco caloriche. Povere di lipidi, hanno per lo più grassi polinsaturi, non contengono molto colesterolo e carboidrati. Povere anche di proteine, presentano un discreto contenuto di niacina, potassio, fosforo e sodio. Proprio per questo non sono consigliate a chi soffre di pressione alta. Le capesante rientrano tra gli alimenti allergizzanti ed è per questo che non sono consigliate a donne in gravidanza e bambini piccoli.
Come tutti i molluschi marini, anche le capesante rientrano tra i primi alimenti consumati dall’uomo. Le prime testimonianze scritte risalgono ad Aristotele che suggeriva di cucinarle alla griglia condendole con aceto per esaltarne la dolcezza. Successivamente troviamo testimonianze anche in epoca romana. Nel 1600, invece, nasce la ricetta delle capesante gratinate.
Essendo altamente deperibili, le capesante non possono essere conservate per molto tempo, anche se messe in frigorifero. Nel caso in cui vogliate conservarle a lungo ci sono due possibilità: surgelarle o metterle in salamoia, in quest’ultimo caso private della conchiglia e pulite.
Ma non è solo questa preparazione: capesante ricette ce ne sono moltissime. Possono, infatti, andare a condire sublimi risotti o insaporire ottimi piatti di pasta, sia da soli che insieme ad altri frutti di mare. Una ricetta capesante è ad esempio con asparagi oppure le capesante al vino. Ma di idee per utilizzare questi molluschi ce ne sono davvero tante e tutte squisite.
Pubblicata il 02/05/2018Le nostre rubriche
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