Capicollo
Data Pubblicazione: 02/05/2018

Il procedimento per ottenere questo insaccato non è molto complicato. Le carni vengono disossate e poi salate; a questo punto si applica un messaggio per consentire al sale di penetrare in maniera omogenea. Terminata questa fase si procede con insaccarlo in un budello forato, poi si possono aggiungere le spezie e si lascia stagionare per 15 settimane. Proprio le spezie aggiunte portano a distinguere la ricetta del capicollo nelle varie regioni.
Tra le ricette più conosciute c’è quella della Puglia dove, una volta salato, il pezzo di carne è lavato con vino cotto e spezie, poi affumicato. In Umbria, invece, si utilizzano pepe, aglio, coriandolo e semi di finocchio, in Basilicata peperoncino tritato, sale e pepe. Il capicollo è conosciuto anche con altri nomi: coppa (Emilia), ossocollo (Veneto), finocchiata (Siena), lonza (Lazio) o lonzino (Marche e Abruzzo),
Alcune varianti hanno il marchio DOP o quello IGP.
Tra i capicollo DOP troviamo:
• Capocollo di Calabria
• Coppa Piacentina
• Coppa di Corsica/Coppa de Corse
Tra quelli con marchio I.G.P. c’è invece la Coppa di Parma.
Valori nutrizionali capicollo
Il capicollo presenta un'elevata quantità di grasso ed è anche una fonte importante di colesterolo. Per questo, come per tutti gli insaccati, il suo consumo dovrebbe essere limitato.
- Kcal 401
- Proteine 28,9 g
- Carboidrati 0 g
- Zuccheri -- g
- Grassi 31,6 g
- Saturi 11,84 g
- Monoinsaturi 14,55 g
- Polinsaturi 3,74 g
- Colesterolo 127 mg
- Fibra alimentare -- g
- Sodio 1960 mg
- Alcol -- g