I Fichi d'India sono una pianta conosciuta con il nome scientifico di Opuntia ficus-indica. Appartiene alla famiglia delle Cactaceae e la sua origine è in Messico, sebbene sia poi arrivata nel Mediterraneo e in alcune zone, quelle più temperate, di America, Africa e Asia.
Tale pianta può raggiungere anche i cinque metri di altezza e ha un fusto composto da cladodi (le pale). Il frutto è una bacca oniloculare con molti semi e un peso che da dai 150 ai 400 grammi. Attualmente si trova in Messico, Stati Uniti. Cile, Brasile, Sudafrica, Turchia, Tunisia e anche in Italia (soprattutto al Sud e in particolare in Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Proprietà benefiche dei fichi d'India
Fin dall'antichità i fichi d'India erano indicati come frutto ricco di proprietà terapeutiche e questa convinzione ora ha trovato conferma in alcuni studi scientifici. Questo frutto è conosciuto come un brucia grassi, alleato di chi deve perdere peso. Ma torniamo alle proprietà benefiche: ad esempio i fichi d'India contribuiscono a dimagrire grazie alla presenza di fibre, ma hanno anche proprietà dissetanti e digestive. Inoltre favoriscono l'espulsione dei calcoli renali e combattono i parassiti dell'intestino. Grazie alla presenza di mucillagini, pectina e xilosio, riescono ad abbassare la presenza di zucchero nel sangue e quindi sono indicati in chi soffre di diabete. Ma le proprietà benefiche non finiscono qui: utile nel ridurre il colesterolo, ha effetti benefici sul fegato, protegge la mucosa gastrica, ottimo contro la tosse. Ma parliamo di un frutto davvero ricco di proprietà benefiche: antispasmodico, contribuisce a migliorare la memoria grazie alla presenza di flavonoidi.
Valori nutrizionali
dei Fichi d'India
Andiamo a vedere quali sono i valori nutrizionali del Fico d'India e prendiamo in considerazione 100 grammi di questo frutto:
- Kcal 41
- Proteine 0,73 g
- Carboidrati 9,57 g
- zuccheri -- g
- Grassi 0,51 g
- saturi 0,067 g
- monoinsaturi 0,075 g
- polinsaturi 0,213 g
- colesterolo 0 mg
- Fibra alimentare 3,6 g
- Sodio 5 mg
- Alcol 0 g
Cenni storici
I fichi d'India sono una pianta originaria del Messico da dove si diffuse nel Centro America. Già gli Atzechi la consideravano una pianta sacra. Citata nel Codice Mendoza, sbarca in Europa probabilmente al ritorno di Cristoforo Colombo. La prima testimonianza si ha nel 1535 con l'Historia general y natural de las Indias scritta da Gonzalo Fernandez de Oviedo y Valdés.
Come conservare
E' preferibile mangiare i fichi d'India appena raccolti anche se si tratta di frutti capaci di resistere a lungo: in frigorifero, ad una temperatura di circa 6 grandi possono essere consumato anche dopo tre mesi prima di andare incontro a deterioramento. Ad ogni modo, gustati freschi sono sicuramente più saporiti e nutrienti.
Varietà di preparazione
Ottimi se consumati freschi come frutta, i fichi d'India possono anche essere utilizzati in una varietà di ricette. Con questo frutto, infatti, possono essere realizzati succhi o liquore, marmellate o dolcificanti. Di tale piante si possono consumare anche le pale: ideale mangiarle fresche o sottaceto o come confettura. Tra le tante ricette che potete trovare su Cucinare.it su
questa pagina è da provare la marmellata di fichi d'india o ancora
Bocconcini di pollo al liquore di fichi d'India.
Pubblicata il 06/12/2016
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