Varietà di peperoni, i Friggitelli sono un frutto che viene però utilizzato come una verdura: detti anche friarielli (in alcune zone della Campania, ma non a Napoli dove i friarielli sono le infiorescenze delle cime di rapa) sono tipici della cucina campana e utilizzati anche nel Centro Italia. Verdi, piccoli e dal sapore dolci, non sono piccanti come i peperoncini rossi e sono tipicamente cucinati fritti in abbandonante olio d’oliva.
Friggitelli, la verdura dai tanti nomi
Frutto di una pianta di peperone a portamento alto, può arrivare fino a 12 centimetri di lunghezza e presenta un colore vivo e brillante. La sua polpa è sottile e ha un aroma intenso: tra le particolarità che lo rendono molto apprezzato in cucina troviamo la sua alta digeribilità. Vari i nomi con cui tale frutto è conosciuto in varie parti di Italia: se quello più diffuso è appunto Friggitello, in alcune zone della Campania è chiamato Friariello (qui la possibilità di confonderlo con i tipici
friarielli napoletani), mentre a Napoli sono conosciuti anche come
Peperunciello e’ ciumm, Puparulilli o Puparulilli d’o Sciummo.
Valori nutrizionali
I friggitelli contengono
poche calorie (49 Kcal ogni 100 grammi) e sono ricchi di acqua e fibre, risultando di grande aiuto per i problemi gastroenterici. Importante, inoltre, la notevole quantità di Vitamina C presente che regala loro proprietà antiossidanti, rendendoli un alimento ideale per combattere l’invecchiamento cellulare precoce. Infine, i friggitelli contengono anche una notevole quantità di Sali minerali: soprattutto Potassio ma anche calcio, fosforo e magnesio.
Per 100 g di Friggitelli ci sono 49 Kcal e contengono inoltre:
- Proteine 1,06 g
- Carboidrati 5,57 g
- Zuccheri 2,34 g
- Grassi 2,98 g
- Colesterolo 0 mg
- Fibra 2,1 g
- Sodio 241 mg
- Potassio 227 mg
Cenni storici
Secondo alcuni, i friggitelli furono portati in Italia dai cistercensi nella Valle del Sarno: qui i monaci fondarono l’abbazia di Santa Maria di Realvalle e piantarono lungo il corso del fiume alcuna piante importate dalla Francia tra le quali anche i friggitelli. Proprio perché crescono nella campagne che circondano i fiumi vengono definiti peperoni del fiume.
L’utilizzo dei friggitelli è presente anche in letteratura: ad esempio Domenico Starnone ne parla ‘Via Gemito’. “Un pomeriggio qualcuno bussò alla porta e andai ad aprire. Mi trovai davanti Luigi, il venditore ambulante di frutta e verdure, ‘o verdummàro. Era un uomo scuro, tarchiato, malconcio. Tutti i giorni passava per via Gemito con un carretto tirato da un asino, bestia che lui precedeva di qualche passo tenendola per la cavezza. Strillava cose tipo:
“Puparuóli-friariell!”. Le donne si affacciavano alle finestre, gridavano le ordinazioni, calavano il paniere legato a una corda. Luigi pesava la merce su una bilancia che maneggiava con grande destrezza; poi, una volta che l’aveva incartata in un foglio di giornale, l’andava a depositare nel paniere”
Come conservare
I friggitelli possono essere conservati sia crudi che sbollentati. Diamo uno sguardo ai metodi per conservare i friggitelli.
In frigorifero: si possono conservare i friggitelli in frigorifero ma non per molto tempo. Il suggerimento è consumarli entro qualche giorno.
Congelati: i friggitelli possono essere congelati sia non cotti (mettendoli in un sacchetto di plastica interi) sia lavati, tagliati e sbollentati. Nel primo caso il consiglio è di cuocerli senza farli scongelare prima.
Sott’aceto
Sott’olio
Varietà di preparazione dei Friggitelli
Non mancano le varietà di preparazione dei friggitelli o peperoni friarielli: si tratta di una verdura che è mangiata tipicamente fritta ma che si presta anche ad altri tipi di preparazione. Ad esempio i friggitelli possono essere utilizzato per un piatto di pasta, magari accompagnati da capperi e da un po’ di peperoncino piccante. Ma sono ideali anche da preparare al forno e come contorno accompagnati da patate e olive.
Pubblicata il 06/12/2016
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