Tradizionale tipo di pasta che fa parte della storia della cucina italiana, i fusillihanno una storia molto antica alle spalle (circa 400 anni) e sono apprezzati oggi in tutto il mondo. Nascono a Gragnano, in provincia di Napoli, e la loro particolarità è che sono preparati esclusivamente a mano. Il procedimento è ancora oggi in vigore e se ne trova traccia un po’ in tutto il Meridione. La sua forma attorcigliata rende i fusilli ideali per essere preparati con il sugo che va proprio ad infilarsi nelle scanalatura producendo un sapore delizioso.
Storia dei fusilli
Questa tipologia di pasta è realizzata a Gragnano a mano: ancora oggi alcune aziende riservano una parte della loro fabbrica all’insegnamento di questa tradizione. In pratica si attorcigliano gli spaghetti intorno ad un ferretto e poi si lasciano ad essiccare. Detto così sembra semplice ed invece non lo è: questione di velocità e forza del movimento delle mani. Se troppo lento non si riesce a dar vita alla forma unica che contraddistingue il fusillo, se troppo forte, invece, non si riesce a creare il caratteristico buco che rende digeribile questo tipo di pasta. Insomma l’arte di preparare i fusilli non è certo semplice ed è anche per questo che un tempo le famiglie più ricche erano solite, quando volevano gustarsi dei fusilli perfetti, chiamare a raccolta le massaie specializzate in tale procedimento. La stessa tecnica è utilizzata anche in altre parti d’Italia per dar vita ad altri tipi di pasta.
Varietà di fusilli
Come detto esistono diverse varietà di fusilli: oltre a quelli di Gragnano, in Campania troviamo i fusilli di Felitto, gli avellinesi, quelli di Gioi e il furitano di Minori, tutti che rientrano nel Registro dei Prodotti agroalimentari tradizionali campani. Il fusillo di Avellino presenta una forma più stretta ed allungata ed è realizzata con acqua calda e farina o farina e semola: la lavorazione porta a creare cilindri di 5 centimetri che vengono poi schiacciati utilizzando il fuso di ferro. I fusilli di felitto invece sono una pasta fresca all’uovo: hanno la forma di un maccherone forato con lunghezza di circa 20 centimetri e uno spessore di appena 24 mm. Fuori dalla Campania troviamo invece le busiate trapanesi: simili ai fusilli di Avellino, hanno una larghezza più ampia e derivano il loro nome dal ramo di buso con il quale veniva eseguita la trafilatura.
Come usare i fusilli in cucina
Certamente parliamo di un tipo di pasta che può essere utilizzato in molti modi, per i
fusilli ricette tra le più note sono i fusilli alla molisana e i
fusilli al forno, oppure dei semplici fusilli al sugo o ancora conditi con il ragù. Per forma e caratteristiche preferiscono i condimenti semplici e gustosi: basterà una semplice salsa al pomodoro o delle gustose
verdure, per rendere un primo piatto con i fusilli squisito.
Pubblicata il 23/07/2019
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