La grappa è un prodotto tipicamente italiano: si tratta di acquavite distillata realizzata, appunto, con l’utilizzo esclusivo di uva italiana e in cantine italiane. Per potersi definire grappa, occorre che la percentuale di alcol sia da un minimo del 37,5%, mentre non esiste un massimo stabilito per legge, anche se generalmente non si supera il 60%. Da rimarcare la differenza con l’acquavite di uva: questa è un distillato di mosto, mentre la grappa è un distillato di vinacce fermentate. Importante notare che la grappa è tale se prodotta con uva italiana: non è legata però geograficamente al monte Grappa come invece spesso si crede.
Solitamente sono tre le vinacce utilizzate:
- Venacce fermentate che derivano dalla svinatura di vini rossi;
- Vinacce semi-vergini, ottenute nella vinificazione in rosato;
- Vinacce vergini che arrivano dalla vinificazione in bianco.
Importante segnalare che le semi-vergini e le vergini devono essere fermentate perché la grappa è per legge realizzata con vinacce fermentate appunto. Per assaporare a pieno il gusto della grappa occorre utilizzare bicchieri specifici, i tulipe che hanno la forma di un tulipano; diverso, invece, il bicchiere da utilizzare per grappe imbottigliate per lungo tempo: in questo caso sono da preferire i baloon, cioè i calici da cognac.
Classificazione grappa
Ma qual è la classificazione delle
grappe? Ne esiste una per l’affinamento e una per il tipo di lavorazione che segue la distillazione. Così possiamo trovare una grappa:
- Giovane: conservata in contenitori fino alla vendita;
- Aromatica: prodotto con uve aromatiche (es. Brachetto, Malvasia, ecc);
- Invecchiata: matura per almeno un anno in botti di legno;
- Riserva Invecchiata o Stravecchia: in questo caso la maturazione in botti di legno dura almeno 18 mesi;
- Aromatizzata: prevede l’uso di aromatizzanti naturali.
Cenni storici
La nascita della grappa ha un’origine molto lontana. Una leggenda vuole che la sua nascita risalga al I secolo avanti Cristo quando un legionario romano trafugò un impianto di distillazione e iniziò la produzione di un distillato di vinacce in un vigneto in Friuli. A livello storico, invece, Luigi Papo fa risalire la nascita della grappa al 511 dopo Cristo in Friuli: il merito va ai Burgundi che applicarono le tecniche di distillazione da sidro di mele per le vinacce. La svolta però arrivò nel 1779 quando nacque a Bassano del Grappa la Distilleria Nardini che introdusse la tecnica della distillazione a vapore.
Varietà di preparazioni con la grappa
Ed arriviamo in cucina dove la grappa può essere utilizzata come ingredienti in diverse preparazioni. Ad esempio potete realizzare una
mousse alla grappa ma non è da meno la gubana o ancora le castagnole salate.
Pubblicata il 19/08/2018
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