Data Pubblicazione: 23/02/2016
Il pomodoro è originario dell'America del sud, con precisione del Cile e dell'Ecuador.
I pomodori sono costituiti per circa il 95 % di acqua e questo li rende un ortaggio ad alta digeribilità, spesso anche consigliato nelle diete, inoltre è ricco di minerali come il calcio, il sodio, il potassio e il ferro e anche di vitamine come la vitamina A, la vitamina E, la vitamina B e anche la vitamina C.
I primi utilizzatori del pomodoro furono gli aztechi che lo resero un ingrediente perfettamente integrato nella propria dieta culinaria.
“La scoperta del pomodoro ha rappresentato, nella storia dell'alimentazione, quello che per lo sviluppo della coscienza sociale, è stata la rivoluzione francese”, affermava lo scrittore e attore partenopeo Luciano De Crescenzo.
La pianta di pomodoro appartiene alla famiglia delle solanacee, raggiunge circa i 2 metri di altezza, per questo spesso necessitano di un sostegno.
E' un ortaggio che domina la tradizione culinaria napoletana, ma è diffuso in tutto il mondo sia per la sua originale storia che per le sue proprietà dietetiche e antiossidanti.
Cenni Storici
Quest'ortaggio è arrivato in Europa nel 1540, grazie allo spagnolo Hernàn Cortes che rientrò in patria portando alcuni esemplari dall'America.
Inizialmente il pomodoro non era concepito come cibo, ma per lo più come decorazione, poiché ritenuto velenoso a causa dell'alta concentrazione di solanina, sostanza, a quell'epoca considerata dannosa per l'uomo.
Molte persone ricche, nel periodo dell'Europa barocca, utilizzavano i pomodori come ornamenti da esporre in salotto insieme alle tradizionali piante e statuine.
Questo perché, e vi sembrerà strano, il pomodoro in origine non era di quel colore rosso che noi tutti oggi conosciamo, ma come si può intendere dal nome, era di un colorito giallo oro!
A quest'ortaggio venivano attributi poteri afrodisiaci ed eccitanti, infatti erano utilizzati dai maghi dell'epoca come filtri d'amore. Si narra che in Francia era chiamato “pomme d'amour”, oppure che sir Walter Raleigh, navigatore e poeta inglese, donò una piantina di pomodori alla regina Elisabetta battezzandola come “apples of love” ovvero pomo d'amore.
Solo quando è arrivato in Italia, nel 1596, il pomodoro ha acquisito il colore rosso che noi tutti oggi conosciamo, in seguito a numerosi intrecci e condizioni climatiche...
Per quanto riguarda la coltivazione a uso alimentare, si fa risalire alla fine del XVII secolo.
In Francia era consumato soltanto dai più ricchi, mentre in Italia, in particolare a Napoli, si diffuse molto rapidamente tra la popolazione che soprattutto per fame, non badò molto alle parvenze di “ortaggio velenoso”.
In America, la convinzione che il pomodoro non fosse velenoso ci mise un po' a prendere piede, tra i vari episodi, possiamo ricordare Robert Gibbon Johnson che decise di mangiare come segno di protesta, un pomodoro davanti alla folla, senza ovviamente morire, oppure il gesto di alcuni politici che obbligarono i cuochi della Casa Bianca a cucinare un piatto a base di pomodori con l'intento di avvelenare il presidente Abrahm Lincoln... che da quel giorno ne divenne un appassionato mangiatore!
Come cuocerli
Per quanto riguarda la cottura dei pomodori, se volete fare un sugo, scottate i pomodori in una pentola con l'acqua bollente per circa un minuto e poi scolateli. Fate intiepidire e spellateli con l'aiuto di un coltello.
Tagliate i pomodori a metà e fate una leggera pressione in modo da espellere i semini interni.
A questo punto, tagliateli o cuoceteli come richiesto dalla ricetta.
Per maggiorni informazioni su come pulire e tagliare i pomodori, potete consultare la nostra guida cliccando qui.
Come conservarli
Esistono vari metodi per conservare i pomodori tutto l'anno.
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