Il prosecco è un prodotto tipicamente italiano: vino bianco a Denominazione di Origine Controllata, ha come zona di produzione specifica il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Si tratta del vino italiano più esportato all’estero, nonché quello più venduto al mondo rientrando nella categoria degli spumanti (il sorpasso allo Champagne è avvenuto nel 2014).
Il prosecco può essere distinto in tre varietà:
- Il prosecco propriamente detto che ha un volume alcolico del 10,50%;
- Prosecco Spumante: minimo 11%
- Prosecco Frizzante: minimo 9%
Da ricordare anche il
prosecco millesimato, definizione che indica i vini realizzati con l’uva di una sola annata: si tratta di un prodotto di qualità più elevate e quindi anche più costoso.
Cenni storici sul prosecco
La storia del prosecco nasce a Trieste: qui nell’atto di dedizione del 1382 stipulato con l’Austria, la città si impegnava a inviare ogni anno 100 anfore di prosecco. Nel Cinquecento poi la necessità di distinguere la ribolla triestina dagli altri vini che portavano la stessa denominazione sarà la causa di un cambio di denominazione e di una identificazione geografica di questo prodotto, realizzato nei pressi della località di Prosecco, da cui il nuovo nome. Con il trascorrere degli anni la produzione nella zona in questione divenne meno diffusa, mentre aumentò in provincia di Treviso tra Conegliano, Asolo e Valdobbiadene. Non per niente oggi è molto diffuso il
prosecco Valdobbiadene. Tornando alla storia di questo vino italiano che è riuscito a conquistare il mondo, la prima testimonianza scritta dell’utilizzo del termine prosecco, così come lo conosciamo oggi, risale al 1754: ad utilizzarlo è Valeriano Canati nel suo Il Roccolo Ditirambo, pubblicato con lo pseudonimo di Aureliano Acanti.
Varietà di preparazione in cucina
Dalla storia alla cucina: il prosecco è un vino ideale per accompagnare piatti di pesce e crostacei. Ottimo anche come aperitivo, va servito preferibilmente ad una temperatura tra i 6 e gli 8°C. Ottimo anche come ingrediente di diverse ricette: possiamo citare a titolo di esempio il
risotto al prosecco, magari con l’aggiunta del baccalà come da ricetta presente sul nostro sito. Ma le possibilità di gustare questo vino in cucina sono davvero tante: ad esempio può essere usato per la preparazione di noti cocktail come lo spritz o il
bellini.
Pubblicata il 21/08/2018
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