Il
latte parzialmente scrematoderiva dalla scrematura parziale del latte vaccino. In questo caso, rispetto a quello intero, i residui di grassi sono contenuti in una percentuale tra l’1,5 e l’1,8%, secondo la normativa attualmente in vigore. La scrematura, sia parziale che totale, avviene tramite un processo di centrifugazione ad una temperatura di circa 55°C: grazie a tale procedimento, il latte parzialmente scremato perde gran parte dei propri grassi e questo, ovviamente, influenza la sua composizione nutrizionale.
Proprietà del latte parzialmente scremato
Come quello
scremato, anche le
calorie latte parzialmente scremato sono in quantità inferiore rispetto a quello
intero: in questo caso parliamo di circa 47 Kcal ogni 100 g, rispetto alle 65 di quello intero appunto. Inferiore anche la quantità di grassi (1,5% contro il 3,5% minimo), così come del colesterolo che è ridotto di oltre il 50%. Invariata, invece, la presenza di carboidrati e proteine, così come quella di calcio, potassio e fosforo. Ridotta in maniera sensibile la vitamina A, così come quella D. Anche il latte parzialmente scremato contiene lattosio ed è quindi non adatto a chi soffre di intolleranza.
Latte parzialmente scremato valori nutrizionali:- Kcal 47
- Proteine 3,3 g
- Carboidrati 4,8 g
- Zuccheri 5,06 g
- Grassi 1,98 g
- Saturi 1,257 g
- Monoinsaturi 0,56 g
- Polinsaturi 0,073 g
- Colesterolo 8 mg
- Fibra alimentare 0 g
- Sodio 47 mg
- Alcol 0 g
Varietà di utilizzo del latte parzialmente scremato
Ma come è possibile utilizzare il latte parzialmente scremato in cucina? Ovviamente, l’uso maggiore è quello di utilizzarlo come una bevanda, calda o fredda a seconda delle preferenze. E’ questa una scelta ideale soprattutto per colazione. Ma non soltanto bevanda: il parzialmente scremato può essere usato come ingrediente per preparare deliziosi dolci, una squisita besciamella e in generale per sostituire il latte intero in tutte le ricette. Inoltre, il latte parzialmente scremato è sempre più utilizzato anche nella realizzazione di yogurt.