Le Fave sono dei legumi primaverili, ricchi di proprietà nutritive. Le fave crescono all'interno di baccelli verdi simili a quelli di piselli o fagioli e i semi interni sono ricoperti da una pellicina sottile che varia di colore in base alla varietà.
I paesi con maggiore produzione di quest'ortaggio sono l'Italia, la Germania e la Cina.
Le fave possono essere consumate sia crude che cotte per la preparazione di svariate ricette.
Purtroppo alcuni soggetti non sono predisposti al consumo di fave, poiché a causa di una patologia ereditaria non possiedono un enzima in grado di neutralizzare gli effetti nocivi di alcune sostanze presenti nelle fave, questa patologia è conosciuta come favismo.
Esistono molte varietà di fave,ognuna delle quali caratterizzata da una dimensione, da un colore e da un sapore specifico, tra le principali tipologia possiamo distinguere :
- Le fave Sultom
- Le fave Impereal Green Longpod
- Le fave Stero
- Le fave Red Epicure
- Le fave Aquadulce Claudia
Per quanto riguarda l'aspetto biologico delle fave, sono costituite per circa l'80% da acqua e per la restante percentuale da proteine, fibre, e ceneri alimentari. Sono ricche di vitamina A, vitamina B, vitamina C e minerali con ferro, sodio, fosforo, zinco. Inoltre, contengono Omega £ ed Omega 6.
Sono dei legumi con un basso contenuto calorico infatti a 100 grammi di fave corrispondono 71 calorie.
Nelle fave fresche, è presente un amminoacido chiamato L-dpoa che sembra sia importante per alzare i tassi di dopamina nel cervello, quest'ultima è presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura del morbo di Parkinson, inoltre quest'amminoacido è in grado anche di migliorare l'umore ed aiutare in caso di depressione.
Le fave sono anche consigliate per chi ha intenzione di dimagrire, fanno bene al cuore poiché aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e la grande presenza di fibre favorisce la digestione e aiuta a depurare l'organismo.
Quando acquistate delle fave, per essere sicuri che il prodotto sia fresco, controllate che il baccello sia ben sodo e non presenti ammaccature o macchie nere.
Cenni Storici
La fava è un ingrediente che sulle tavole italiane non manca mai.
La sua storia è caratterizzata da riti e curiosità. Conosciute e coltivate già dai tempi degli antichi romani ed antichi egizi, Aristofane, lo riteneva il cibo preferito di Ercole, mentre Pitagora li considerava come il frutto che conduceva all'ade poiché la macchia nera presente nei fiori della pianta rappresentava la lettera "theta" iniziale della parola greca "morte".
Altre fonti invece raccontano che la pianta delle fave era considerata una via d'uscita verso la luce per le anime delle persone sepolte
In occasione dei banchetti romani dedicati alla dea Flora, ovvero la protettrice della natura in germogli, si era soliti gettare sulla folla una manciata di fave in segno di prosperità e buon augurio.
Nel Rinascimento invece, alle fave fu attribuita la proprietà afrodisiaca ed alcuni studi recenti ne hanno affermato la caratteristica.
Al giorno d'oggi molte di queste tradizioni e pregiudizi si sono modificati oppure sono entrati a far parte della tradizione popolare, ad esempio in Italia solitamente i semi che si trovano all'interno di un baccello sono 6, si dice che chi ne trova 7, andrà incontro ad una grande fortuna... Intanto non si sa mai, tentar non nuoce!
Come Cuocere
Le fave come su scritto, sono un ingrediente che può essere consumato sia cotto che crudo. Prima di tutto è importante capire come pulirle nel modo giusto, per questo, potete consultare la nostra apposita guida cliccando qui.
Il periodo migliore per gustare le fave fresche sono i mesi primaverili ed estivi, ma se volete cucinare le fave anche in altri periodi dell'anno in commercio potrete acquistare sempre le fave secche oppure di seguito vi mostreremo quali sono i trucchi migliori per conservarle e congelarle.
Ottime da cucinare come antipasto, per condire la pasta, per fare un frittata, cuocere le fave è un'operazione davvero semplice.
Dopo aver sgranato i baccelli, potete decidere se eliminare o no la pellicina sottile che avvolge il frutto, potete ad esempio farle rosolare per qualche minuto in una padella con una cipolla tritata e un giro d'olio e una volta cotte, siete liberi di sperimentare la ricetta che preferite.
Per quanto riguarda le fave secche, prima di poterle utilizzare bisogna lasciarle in ammollo, se presentano ancora la pellicina esterna per almeno 12 ore, se invece ne sono prive basteranno 8 ore in acqua fresca.
Trascorso il tempo di ammollo, sciacquatele nuovamente sotto l'acqua corrente ed utilizzatele come preferite.
Come Conservare
Le fave fresche sono un ingrediente davvero molto gustoso e se in primavera decidete di acquistarne una buona scorta, quale occasione migliore per conservarle in modo da averne a disposizione una scorta personale tutto l'anno? Le fave fresche possono essere congelate o essiccate, ecco di seguito spiegati i metodi più semplici.
Congelare : per prima cosa, sgranate le fave e sciacquatele sotto l'acqua corrente, per una migliore conservazione è indicato sbollentarle in una pentola con acqua leggermente salata per circa 2-3 minuti. Scolateli e versate subito le fave in una ciotola con l'acqua ghiacciata in modo da bloccare la cottura e far si che i vari semi mantengano un colore verde brillante. Scolateli nuovamente e poggiateli su un canovaccio, lasciateli asciugare. Quando saranno completamente asciutte, sistematele in appositi sacchetti o contenitori salva freschezza e sistematele nel freezer o nel congelatore.
A questo
link tante gustose ricette con questo prezioso ingrediente!
Pubblicata il 05/06/2016
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