Tra le piante erbacee più apprezzate in cucina c’è la menta: appartenente alla famiglia delle Labiate o Laminaceae, la menta è un erba aromatica perenne molto resistente. Cresce anche in zone soleggiate ma preferisce la penombra ed è facilmente coltivabile anche in casa. La pianta della menta arriva ad essere alta fino ad un metro e le sue radici, rizomateseche, si diffondono molto nel suolo. Presenta foglie opposte e spighe terminali dove si raccolgo i fiori: questi, irregolari e senza petali, possono essere bianchi, rosa o viola. La raccolta avviene quando la pianta è completamente fiorita.
Esistono numerose varianti di menta:
Mentha aquatica: che cresce in Italia in zone umide, conosciuta anche come Menta Germanica.
Mentha Arvensis.
Mentha Citrata: arriva fino a 30 centimetri di altezza ed è conosciuta anche come Mentha Bergamotto.
Mentha Gentilis.
Mentha Aurea.
Mentha Piperita: è tra le più conosciute, originaria dell’Inghilterra è diffusa molto nel Nord Italia (Es. Menta di Pancalieri).
Mentha Pulegium o romana: contiene sostanze velenose.
Menta Requienii.
Mentha Rotundifolia.
Mentha Longifolia.
Mentha spicata (Mentastro).
Mentha Viridis.
Mentha Cervina. Grazie ai principi attivi contenuti, la menta è utilizzata anche in medicina con diverse funzioni: digestive, antisettiche, antispasmodico, cicatrizzante e disinfettante. In particolare aiuta in caso di disturbi gastro-intestinali ed è ideale per un corretto funzionamento del fegato. Presenta mentolo, vitamina C, limonene, isovalrerianato e può essere utilizzata anche per curare tosse e raffreddore, agendo come sedativo. La menta verde, fresca, in 100 grammi presenta 44 Kcal:
- Proteine 3,29 g
- Carboidrati 8,41 g
- Zuccheri –
- Grassi 0,73 g
- Colesterolo 0 mg
- Fibra Alimentare 6,8 g
- Sodio 30 mg
- Alcol –
Cenni Storici
La storia della menta è molto particolare: secondo quanto raccontato da Ovidio, il nome della pianta deriva da Myntha, ninfa dalla bellezza fuori dal comune. Leggenda vuole che Myntha venne trasformata nella pianta della menta dalla moglie di Plutone, Proserpina: il particolare profumo fu proprio l’ultimo regalo d’amore del dio. In antichità la menta era utilizzata per le sue qualità terapeutiche e aromatiche, ma non solo: gli ebrei, ad esempio, la usavano per elevare lo spirito, mentre Greci e Romani mettevano in risalto il suo potere afrodisiaco. Proprio per questo la menta era vietata ai soldati romani per evitare che spinti dalle influenze dell’aroma della menta, si dedicassero alle conquiste amorose più che a lottare contro il nemico. Inoltre, la menta in alcune popolazioni mediterranee era stesa sul pavimento della camera da letto di freschi sposi. Come Conservarla La menta può essere conservata in diversi modi:
Fresca: Occorre inserirla in un sacchetto e tenerla in frigorifero, resiste qualche giorno. Possibile anche conservarla in un bicchiere d’acqua, da cambiare ogni giorno.
Secca: Per seccare la menta occorre lavare le foglie, lasciarle asciugare su un panno da cucina per una settimana e poi inserirle in un barattolo.
Sott’olio: Altro sistema è conservarle sott’olio, dopo averle lavate e tagliate secondo la grandezza desiderata.
Congelate: Altra possibilità di conservare la menta è congelarla. Occorre inserire le foglie della menta in un sacchetto di plastica, dopo averle lavate e asciugate, e riporlo nel freezer. Varietà di preparazione della menta La menta in cucina può essere utilizzata per un’infinità di ricette: dalle insalate ai primi, ottima come condimento per le carni, altrettanto buona se utilizzata per realizzare sciroppi o infusi. Non si può fare a meno, ad esempio, delle
caramelle dure alla menta, ideali contro il raffreddore, mentre in estate un bicchiere di Latte e Menta (
questa la ricetta) è una tradizione da non dimenticare. Ma la menta è indicata anche per insaporire delle squisite cosce di Agnello o realizzare una
frittata alla menta da leccarsi i baffi. Tutte le ricette alla menta possono essere trovate
qui.
Pubblicata il 15/02/2017