Data Pubblicazione: 04/02/2019
Il pesce rombo nella terminologia scientifica è conosciuto con il nome di Psetta maxima. Appartenente alla famiglia delle Scoftalmidi, deriva il suo nome dalla forma, appunto, romboidale. Piatto, presenta tubercoli ossei intorno all’occhio, una bocca grande e con denti affilati e piccoli. Lungo dai 40 centimetri a un metro, presenta diverse pinne. Del rombo se ne conoscono varie specie: dal quattrocchi al giallo, dal rombo liscio a quella chiodato; proprio queste ultime due sono ritenute le specie più pregiate e le migliori da utilizzare in cucina.
Il rombo liscio presenta due occhi sullo stesso lato e vive sdraiato sul lato opposto; di colore bruno-beige, ha un dorso liscio: si trova soprattutto nel mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico. Il chiodato invece presenta dei tubercoli ossei, ha un colore tendente al grigio verde ed è più grande di quello liscio; la sua casa è nell’Oceano Atlantico, nel mar Mediterraneo, nel mar Baltico e nel mar Nero. A livello culinario, i rombi che ci ritroviamo in cucina derivano dagli allevamenti presenti nel Mar del Nord.
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