Cos'è la quinoa
La
Chenopodium quinoa, nome scientifico della
Quinoa, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, la stessa di spinaci e barbabietola. Completamente priva di glutine è alimento ideale nelle diete per celiachi. Grazie all’elevata quantità di amido presente, tale pianta è spesso indicata come cereale, pur non rientrando nella classificazione botanica alla famiglia delle graminacee: dai cereali la quinoa si differenzia per l’elevata presenza di proteine e
l’assenza di glutine. La pianta della quinoa è formata da un fusto legnoso, che può arrivare fino a tre metri: le foglie sono alterne, mentre il perigonio presenta 5 tepali verdi, 5 stami e un pistillo piumoso. Definita anche
quasi-cereale, può crescere anche in terreni impervi come le Ande: resiste al gelo, alla siccità e può crescere anche in terreni ad alta salinità. In Italia la sua coltivazione è resa difficile dall’elevato caldo e dall’alta piovosità presente nel nostro paese. Inoltre la presenza di parassiti quali afidi e cimici procurano danni ai semi maturi annullando di fatto la produzione.
Valori nutrizionale della quinoa
A livello nutrizionale, presenta molte proteine, carboidrati e fibre. Inoltre contiene due aminoacidi molto importanti per l’organismo umano: la lisina e la metionina. Tornando al contenuto nutrizionale, c'è un buon livello di minerali e vitamine, soprattutto magnesio, vitamina C e vitamina E.
Calorie
100 grammi di quinoa assicurano 350 calorie e tali nutrienti:
- Proteine: 14.12 g
- Lipidi Totali: 5.61 g.
- Carboidrati totali: 64.16 g
Grazie all’alto valore nutrizionale, è indicata per bambini, donne in stato di gravidanza e sportivi.
Cenni storici
La pianta della quinoa è coltivata da oltre 5.000 anni: già il popolo degli Inca la utilizzavano e ne avevano scoperto il grande valore nutriente. Per questo veniva chiamata
‘grano de oro’ o’
chesiya mama’, la
madre di tutti i semi. Quando ci fu la colonizzazione spagnola nel diciassettesimo secolo, tale pianta fu messa al bando: in tutte le case però fu conservato di nascosto un seme ed è grazia a questa piccola ribellione che la quinoa è arrivata ai giorni nostri. Nel 2013 l’Onu la nominò pianta dell’anno: è considerata simbolo della biodiversità.
Come conservarla
Non esistono particolari indicazioni su come conservare la quinoa: i semi e la farina devono essere tenuti lontano dalla luce del sole, dal calore e dall’umidità. Se lessata, invece, può essere conservata in frigo e consumata nel giro di qualche giorno.
Varietà di preparazione della Quinoa
Considerata a tavola come un cereale a tutti gli effetti, difficilmente è consumata fresca, mentre la preparazione preferita è secca o germogliata. Nel primo caso, può essere utilizzata per la preparazione di primi piatti o zuppe. Nel secondo caso, i semi germogliati possono essere inseriti in invitanti ricette per realizzare insalate. Questo quasi cereale può essere anche utilizzato per la preparazione di secondi, ad esempio degli ottimi hamburger di quinoa (
qui la ricetta), o ancora usata per realizzare deliziosi biscotti di quinoa (puoi trovare
qui le indicazioni su come prepararlo) per chi vuole prestare attenzione alla linea senza però rinunciare al gusto di un piacevole spuntino dolce. Si possono anche consumarne le foglie: possono essere sbollentate in padella e utilizzate come contorno. Infine, con i semi macinati si può anche ricavare la farina di quinoa da utilizzare per la preparazione di pani, dolci o qualsiasi tipo di cibo lievitato: considerato il sapore amarognolo e l’assenza di glutine che ne impedisce la lievitazione, per tale utilizzo è consigliabile abbinarla ad un altro tipo di farina.
Pubblicata il 21/11/2016
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