Data Pubblicazione: 15/01/2018
Latticino utilizzo in molte ricette tradizionali, la ricotta è un alimento dalla storia antica. Caratterizzato da un aspetto granuloso, pasta morbida e colore bianco, presenta un sapore dolce. Può derivare dal latte di bufala, quello vaccino o ancora pecora e di capra.
Utilizzata sia in preparazioni dolci che salate, benché è spesso considerata un formaggio non può essere considerata tale. Non deriva, infatti, dalla coagulazione della caseina ma dalle proteine del siero del latte attraverso il processo di caseificazione, durante il quale la parte liquida si separa dalla cagliata. In pratica il siero viene ri-cotto e la massa coagulata è poi messa in recipienti perforati grazie ai quali il liquido in eccesso è scolato.
Considerata un prodotto magro (non supera le 240 Kcal ogni 100 grammi, salvo nel caso in cui sia addizionata con latte o panna), ne esistono diverse varietà. C’è ad esempio la ricotta salata, quella romana o ancora quella di fruscella e molte altre ancora.
Come detto la ricotta rappresenta un alimento magro e il suo apporto calorico va dalle 130 alle 240 Kcal ogni 100 grammi in base alla varietà cui ci troviamo di fronte. Questa va a cambiare anche alcune caratteristiche nutrizionali, mentre altre rimangono grosso modo costanti. Ad esempio l’elevata presenza di proteine e il ridotto apporto di lipidi. Discreta poi la quantità di amminoacidi essenziali, come valina, treonina e leucina. Questo alimento è consigliato per piani alimentari ipocalorici e per regimi dedicati a sportivi. Ovviamente il suo consumo è sconsigliato a chi è intollerante al lattosio.
Etichetta nutrizionale per 100 g di Ricotta
La ricotta ha un’origine molto antica: si parla del suo utilizzo già con le civiltà Sumere o in Antico Egitto, mentre testimonianza scritta la si trova anche nell’Odissea con Polifemo che la lavora quando Ulisse lo incontra. La sua diffusione maggiore la si ha nel Medioevo ed in particolare a San Franccesco d’Assisi si attribuiscono alcune tecniche di lavorazione insegnate ai pastori del Lazio.
La ricotta va conservata in frigorifero e consumata il prima possibile. Quella fresca, infatti, andrebbe consumata entro un giorno, mentre per quelle industriali è possibile conservarla per un paio di settimane o fino alla scadenza.
Abbiamo già accennato alle tante ricette possibili con questo alimento. Può essere utilizzata per la preparazione di gustosi dolci come la crostata di ricotta o la torta di ricotta o la tradizionale pastiera napoletana. Ma anche piatti salati possono essere realizzati come degli squisiti cannelloni ricotta e spinaci. Impossibile poi non elencare i cannoli, la cassata siciliana, la schianta pugliese: ce n’è davvero per tutti i gusti!
Pubblicata il 15/01/2018Le nostre rubriche
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