La soda, o
acqua di soda, è semplicemente acqua addizionata con anidride carbonica ottenuta tramite la reazione tra bicarbonato di sodio e acido tartarico. Solitamente utilizzata come digestivo, è ottima anche per la preparazione di bevande e cocktail: un classico esempio è il whisky e soda. In realtà con il termine soda si intendono tre diverse cose: oltre all’acqua di soda, c’è anche la soda caustica (l’idrossido di sodio) e il carbonato di sodio (Na2CO3), ottenuto tramite la tecnica Solvay, chimico che nel 1861 creò e brevettò il processo che porta il suo stesso nome e che utilizza per ottenere il Na2CO3 cloruro di sodio, anidride carbonica e ammoniaca. Il termine soda deriva dalla parola araba suwwād che indica una pianta capace di crescere vicino alle coste: approdato in Sicilia, questo termine fu esteso anche alle ceneri ottenute da questa pianta e ai sali che se ne ricavavano.
Soda, seltz e acqua tonica: le differenze
La
sodava distinta dal seltz e dall’acqua tonica: nel primo caso abbiamo la carbonatazione di acqua semplice con anidride carbonica e l’utilizzo di un apposito sifone; nel secondo caso, invece, l’acqua tonica prevede anche un elevato contenuto di zucchero ed è tra le tre bevande l’unica che apporta calorie. Una differenza importante tra soda e seltz è che la prima è venduta imbottigliata, mentre la seconda è preparata al momento – come già accennato- con l’utilizzo di un sifone.
Soda, tanti cocktail
Le due bevande possono comunque essere utilizzata l’una al posto dell’altra per preparare dei cocktail, cosa che invece non può essere fatto con l’acqua tonica che presenta un sapore particolare e non è quindi utilizzabile per sostituire le prime. Ecco allora con la soda preparare un classico whisky e soda o anche un
Mint Julep, un drink realizzato con Bourbon, zucchero e menta. Tra i cocktail con la soda anche alcuni analcolici come il River Cruise (a base di melone cantalupo e limone) e il Fruit Punch che unisce succo di arancia, di mirtillo e di ananas.