Tamarindo, il frutto esotico depurativo

Data Pubblicazione: 30/08/2017

Tamarindo, il frutto esotico depurativo

Frutto della pianta che appartiene alla famiglia delle leguminose, il tamarindo è originario dell'Africa Orientale, anche se oggi è diffuso anche in Asia e Sud America. Alimento base nella cucina orientale, soprattutto per la creazione di zuppe o minestre, garantisce un importante apporto nutrizionale ed è ideale per la protezione del sistema digerente. La pianta di tamarindo è una sempreverde nata in Madacascar. Può raggiungere un'altezza di trenta metri e una circonferenza di sette. Presenta fiori gialli con accenni di rosso e arancione. I frutti hanno baccelli marroni, al cui interno si trovano polpa e semi. Il periodo della raccolta è tra la primavera e l'estate.

Proprietà benefiche del tamarindo

Tante le proprietà benefiche di questo frutto, che è composto per il 57% da zuccheri e per il 31% di acqua, già abbiamo parlato di quelle digestive. Il tamarindo presenta una discreta quantità di potassio, Vitamina A, B, C; contiene inoltre molto acido tartarico che gli dona il suo caratteristico sapore. Il tamarindo è ideale per chi soffre di problemi di digestione, ha proprietà lassative ed è un regolatore intestinale. Conosciute anche le proprietà antibatteriche e anti-infettive, ma questo frutto è anche utile per combattere le febbri reumatiche.

Valori nutrizionali

  • Kcal 239
  • Proteine 2,8 g
  • Carboidrati 62,5 g
  • Zuccheri 57,4 g
  • Grassi 0,6 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Fibra alimentare 5,1 g
  • Sodio 28 mg
  • Alcol 0 g

Cenni storici

Curiosa la storia di questo frutto che è legato alla mitologia Hindu e al matrimonio di Krishna, celebrato ogni novembre. Leggenda vuole che all'epoca della regina Vittoria, gli inglesi residenti a Goa (India) portassero un baccello di tamarindo in un orecchio quando si recavano nei quartieri dei nativi, in modo da allontanarli. Questi, infatti, ritenevano che i demoni abitassero i baccelli di questo frutto. Ecco perché i coloni vengono chiamati teste di tamarindo.

Varietà di preparazione

E arriviamo in cucina dove questo frutto può essere utilizzato fresco, meglio quando è ben maturo. Il frutto maturo lo si riconosce dalla polpa marrone scuro: il sapore è molto dolce. Se acerbo (polpa tendente al verde), il frutto presenta un sapore più aspro. Nella cucina indiana è molto usata la polpa di tamarindo, frequente anche nelle ricette asiatiche e sudamericane. La si usa come spezia ed è uno degli ingredienti della salsa Worcestershire. Impossibile non aver mai mangiato i biscotti al tamarindo, mentre è famoso in India il Dum Aloo, patate speziate con salsa realizzata con questo frutto.

Pubblicata il 30/08/2017

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