Timo è una pianta Lamiaceae: il suo nome scientifico Thymus, deriva dal greco e significa forza e coraggio. Anche per questo i soldati romani se ne cospargevano il corpo. Si tratta di una pianta arbustiva perenne, che presenta un fusto legnoso in basso e molto ramificato. Le foglie, piccole e allungate, hanno un colore che varia dal verde al grigio e argento. I fiori, invece, sono bianco-rosati, mentre i frutti sono degli acheni.
Il timo è una pianta che cresce spontaneamente nell'area mediterranea e si trova anche nei Balcani e nel Caucaso. Presente anche in Italia, predilige zone marine visto che il terreno ideale è arido e soleggiato. Riesce a crescere anche in montagna fino ai duemila metri sul livello del mare.
Varie le specie presenti: quella più diffusa è il Thymus vulgaris, ma si utilizza anche il timo cedrato (Thymus serpillum). Da ricordare anche la specie Thymus citriodorus che presenta un tipico profumo di limone.
Timo, proprietà benefiche
Il timo presenta numerose proprietà benefiche molte delle quali possono essere ricondotte alla presenza del timolo, un fenolo che dona a tale pianta proprietà antisettiche, antispasmodiche e vermifughe. Tra i benefici di questa pianta si segnalano anche gli effetti digestivi e carminativi, ma anche l'utilità contro le infezioni delle vie urinarie e le infiammazioni dell'apparato respiratorio. Il timo, infatti, è fin dall'antichità utilizzato contro tosse, asma e bronchite perché dotato di proprietà balsamiche e fluidificanti. Infine, tale pianta porta benefici anche nel combattere il mal di testa.
Varietà nutrizionali
Cento grammi contengono:
- Kcal 101
- Proteine 5,56 g
- Carboidrati 24,45 g
- zuccheri -- g
- Grassi 1,68 g
- colesterolo 0 mg
- Fibra alimentare 14 g
- Sodio 9 mg
- Alcol -- g
Cenni storici
La storia di questa pianta parte da molto lontano: già gli Egizi la utilizzavano per l'imbalsamazione, mentre più tardi con i greci veniva molto apprezzato il miele di timo. Durante l'impero romano abbiamo già visto l'utilizzo che ne facevano i soldati, mentre nel Medioevo i rami erano posizionati sotto il cuscino per allontanare gli incubi; infine, è anche simbolo di buon auspicio ed è per questo che le donne ne ricamavano le piante sulle insegne dei cavalieri.
Come conservare
Le modalità di conservazione variano a seconda se si ha davanti questa pianta già essiccata o ancora fresca. Nel primo caso, occorre utilizzare un vaso di vetro sigillato e riposto in un luogo fresco e asciutto: in questo modo l'aroma si conserverà più a lungo. Nel caso del timo fresco, invece, si può conservarlo in frigorifero o ancora, se i gambi lo consentono, in un vaso da fiori.
Varietà di preparazione del timo
Del timo in cucina si utilizzano foglie e fiori e si preferisce farli essiccare prima. Tale piante è utilizzata sia per il suo potere aromatico che per l'effetto digestivo: ideale per condire arrosti, sia carne che pesce, ottimo anche per insaporire verdure o fare oli aromatici. Ottimo anche per profumare vini o realizzare liquori, ma c'è chi ne utilizza l'infuso per sostituire il caffè o il tè. Tutte le ricette possono essere trovate
qui. Si va da un delizioso primo, quale può essere un piatto di risotto al barbera con crescenza e timo, ad un altrettanto ottimo antipasto o aperitivo realizzato con squisiti
biscotti al timo.
Pubblicata il 22/11/2016
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