Come pulire i totani per gustarsi questi molluschi in deliziose ricette, tutte al sapore del mare. Riuscire portare a termine questa operazione in maniera perfetta è passaggio fondamentale per poi gustarsi un piatto in tutta la sua bontà e in massima sicurezza.
Prima di vedere come si puliscono i totani, vediamo alcuni consigli relativi al loro acquisto. Per verificare se un totano è fresco o meno occorre prestare attenzione ad alcune caratteristiche. Il totano fresco ha un colore intenso e brillante, una muscolatura compatta al tatto e sprigionerà un odore di salsedine, non eccessivamente forte. Se i totani che avete davanti rientrano in questo identikit potete acquistarli perché saranno freschi, in caso contrario il consiglio è desistere.
Come pulire i totani
Una volta acquistati arriva la domanda: come pulire i totani? La pulizia è importante perché il totano vive su fondali sabbiosi e quindi sarà pieno di sabbia ma non solo. Gli strumenti per
pulire i totani sono quelli classici per qualsiasi tipo di pesce: tagliere, forbici e un coltello. Prendiamo il totano e sciacquiamolo sotto un getto di acqua fredda, soffermandoci in particolare sulla zona dei tentacoli. Ora stacchiamo con le mani la testa e procediamo con eliminare le interiora. Aiutandovi con le forbici, eliminate l’osso centrale e gli occhi. Passate nuovamente il totano sotto un getto di acqua fredda, sia internamente che all’estero.
Tagliare i totani: ogni ricetta ha la sua forma
Ora potete pensare alla ricetta da realizzare con i totani: da questo dipenderà anche il modo in cui andranno tagliati. Così andranno tagliati ad anelli nel caso in cui volete friggerli; stessa cosa se avete scelto di farli in umido, magari con
funghi e patate. A voi la scelta, sperando che questa guida su come pulire i totani sia stata utile per gustarvi questi molluschi in tutta la loro bontà!