In questa guida vedremo come
pulire e dissalare il baccalà: in realtà si tratta di un unico procedimento che può durare anche un paio di giorni e che ci permetterà di gustare in tutta la sua bontà questo pesce dalla carne magra ma succosa. Prima di addentrarci nel dettaglio e vedere quindi
come dissalare il baccalà, spieghiamo qual è la differenza con merluzzo e stoccafisso. Se il merluzzo è il pesce così come viene pescato, gli altri due termini vengono utilizzati per specificare i trattamenti cui sono sottoposti. Il baccalà viene, infatti, salato, mentre lo stoccafisso essiccato. Spesso si tende a confondere le due parole, anche per ‘colpa’ del baccalà alla vicentina che nonostante il nome prevede l’utilizzo dello stoccafisso.
Come pulire e dissalare il baccalà: procedimento completo
Così prima di poter preparare le tante
ricette con il baccalà è necessario dissalarlo. Operazione che richiederà un po’ di tempo per permettere al pesce di eliminare tutto il sale assorbito. Ecco allora che dovremo prendere il nostro pezzo di baccalà e passarlo sotto un getto di acqua corrente, spazzolandolo in modo da eliminare tutto il sale presente in superficie. A questo punto dobbiamo prendere un recipiente e riempirlo di acqua fresca a metterci in ammollo i pezzi di baccalà da utilizzare. È importante che l’acqua venga cambiata ogni 8 ore (diciamo non meno di due volte al giorno), in modo che il pesce sia sempre in acqua pulita. L’ammollo dovrà durare tre giorni circa (dipende anche dalla grandezza del pezzo), poi il baccalà dovrà essere sciacquato nuovamente sotto un getto di acqua corrente. A questo punto avremo completato l’operazione
dissalare il baccalà. Il pesce sarà pronto per essere cucinato. Potrete così realizzare un ottimo baccalà mantecato o lasciarvi ingolosire dal baccalà fritto o tentare da una delle tante ricette che caratterizzano la tradizione culinaria delle regioni italiane.