In questa rubrica vi illustreremo come pulire il rabarbaro. Pianta appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, si è iniziato a utilizzarla in cucina soltanto un paio di secoli fa. Prima di entrare nella descrizione di come pulire il rabarbaro, diamo uno sguardo a come scegliere questa pianta, in modo da non correre rischi.
Come scegliere il rabarbaro
Solitamente le coste vengono vendute già sfogliate. Gli aspetti da considerare sono il colore e la compattezza: il primo deve essere uniforme e non presentare macchie gialle; per il secondo aspetto occorre prestare attenzione alla presenza di eventuali spaccature. Inoltre i gambi devono essere sodi al tatto. Spezzandone uno, dovrebbe uscire una goccia di succo. Da evitare, invece, quelli eccessivamente molli. Questa caratteristica è indice di eccessiva maturità. Tornando al colore, altro aspetto da tenere in considerazione è il legame con il sapore: più è rosso, più il rabarbaro presenta un gusto dolce. Nel caso di presenza di foglie, sono da evitare quella verdi che presentano sostanze velenose.
Come pulire il rabarbaro
Una volta visto come
scegliere il rabarbaro, diamo un'occhiata a come lavarlo. Per
pulire il rabarbaro si passano i gambi sotto un getto di acqua fredda. Allo stesso tempo si segue il procedimento che si applica per il sedano. Si tolgono quindi i filamenti legnosi, poi si procede al taglio seguendo le indicazioni presenti nella ricetta che si sta preparando. Consigliabile quando si lava e taglia il rabarbaro, utilizzarlo subito per evitare il rischio ossidazione.
Le ricette con il rabarbaro
Completato il lavaggio, questa pianta può essere utilizzata in diverse ricette. Le coste del rabarbaro sono ideali per insalate o anche per la preparazione di torte salate o ad esempio un ottimo
soufflé con fragole. Ottime da fare anche lessate. Per quanto riguarda, invece, le foglie, possono essere consumate al posto degli spinaci. In realtà se ne sconsiglia fortemente l'uso perché la massiccia presenza di acido ossalico, sostanza che ha effetto lassativo, può causare disturbi fisici.
Pubblicata il 31/08/2017
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