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Come pulire il tamarindo, il procedimento

Data Pubblicazione: 30/08/2017

Come pulire il tamarindo, il procedimento
Frutto tropicale molto utilizzato nella cucina indiana e anche in quella sudamericana, pulire il tamarindo può risultare operazione molto complicata e fastidiosa. Il problema, infatti, è che i semi sono ricoperti da una polpa appiccicosa che rende più difficile il compito. Un problema che in Italia non è poi così tanto frequente visto che da noi il tamarindo è diffuso soprattutto come sciroppo. Per chi, però, volesse preparare qualche pietanza utilizzando il tamarindo, magari un Dum Aloo o uno Spezzatino di Pollo al Tamarindo con Funghi, è giusto sapere come si procede per pulire il tamarindo. Allora vediamo in maniera sintetica qual è il procedimento per potersi gustare questo frutto tropicale inserito in qualche ricetta.

Pulire il tamarindo, il procedimento

Partiamo dall'acquisto: oggi anche in Italia si riescono a trovare i baccelli di tamarindo, magari in qualche supermercato ben fornito e dove è presente anche il reparto della frutta tropicale. Una volta acquistato, per pulirlo occorre togliere via la scorza. Quindi procediamo togliendo la buccia e successivamente passiamo all'estrazione dei semi. Questo è l'aspetto più difficile in quanto, come detto, sono ricoperti da polpa appiccicosa. L'operazione andrà eseguita con le mani e una grande dosa di pazienza. Metodo per superare il problema è bollire i baccelli per fare in modo che la polpa venga liberata. Una volta completata la pulizia del tamarindo è possibile utilizzarlo, magari per preparare uno sciroppo fatto in casa.

Preparare lo sciroppo di tamarindo

Per farlo occorre: polpa di tamarindo, zucchero e acqua. Si inizia con il far bollire l'acqua, poi si aggiunge la polpa del frutto. A questo punto lasciamo continuare la bollitura per altri quindici minuti a fuoco lento. Trascorso questo periodo di tempo, togliamo dal fuoco e filtriamo tutto. Ora aggiungiamo lo zucchero in quantità doppia. Quindi rimettiamo sul fuoco e facciamo bollire per circa trenta minuti. Successivamente lasciamo raffreddare e conserviamo poi lo sciroppo in bottiglie a chiusura ermetica.
Pubblicata il 30/08/2017

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