Altro che panini super farciti e patatine fritte, il vero street food per eccellenza è il
brodo di polpo! Sì, avete letto bene: il
brodo di polpo alla napoletana è un cibo che veniva consumato per strada. Un tempo Porta Capuana, zona centrale e popolare Napoli, era ricca di bancarelle che vendevano ‘O bror e purpo’: tazze bollenti da dove
bere acqua di cottura del polpo e dalle quali fuoriusciva a ‘ranfetella’, il tentacolo del polpo. A venderlo erano donne e si trattava di quello che oggi chiameremo uno street food destinato al popolo più povero. La storia del brodo di polpo è molta antica: notizie si hanno già nel XIV secolo e a parlarne è Giovanni Boccaccio. Una descrizione dell’atmosfera che fino a qualche decennio fa si respirava in quella zona la regala Matilde Serao ne ‘Il Ventre di Napoli’: “Con due soldi si compera un pezzo di polipo bollito nell'acqua di mare, condito con peperone fortissimo: questo commercio lo fanno le donne, nella strada, con un focolaretto e una piccola pignatta”.
Come preparare il brodo di polpo alla napoletana
Oggi per gustarvi questa ricetta occorre farsela in casa, anche se resiste ancora qualche locale che a Napoli la serve, proprio dalle parti di Porta Capuana. Per strada non si vende più, eppure per il
brodo di polpo proprietà benefiche non ne mancano. Non è questo il luogo adatto per parlarne ma tra i
benefici del
brodo di polpo troviamo sicuramente la cura del raffreddore: questa ricetta, infatti, è particolarmente adatta in inverno quando il freddo inizia a portarsi dietro anche i malanni stagionali. Una tazza di brodo di
polpo vi aiuterà a sentirvi in piena forma e se a Porta Capuana di bancarella con la pignatta per strada non se ne vedono più, in casa si può sempre preparare questa gustosa, calda e antica ricetta. Scopriamo come realizzarla: buona lettura e buona preparazione.
Vi consiglio anche la ricetta dell
'insalata di polpo, da cui, non gettando via il brodo, si può ricavare questa preparazione.
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