Ricetta Orata all'acqua pazza

Descrizione
Stupisci i commensali con un secondo piatto profumato ed invitante
Una ricetta nata direttamente dai pescatori che permette di potare in tavola un pesce molto digeribile in una versione assolutamente irresistibile, vanto della cucina partenopea.
I mille pregi dell'orata
L'orata, il cui nome deriva dalla striscia dorata che decora il capo, è noto per essere un pesce che presenta delle carni molto gustose e, allo stesso momento, estremamente digeribili. È anche un pesce molto versatile, che può essere impiegato per preparare numerose ricette, tra cui l'orata all'acqua pazza. La sua ricchezza di Omega 3 è un alleato importante nel contrastare il colesterolo. Inoltre, ha il vantaggio di essere facilmente reperibile nelle pescherie; per riconoscerla, è sufficiente verificare la convessità del capo e la presenza di una mascella con 4 o 6 denti molto appuntiti. Può raggiungere i 70 centimetri di lunghezza e un peso di 10 kg.Come scegliere l'orata giusta
Se si desidera offrire un'orata con un contenuto di grassi minore è preferibile sceglierla selvatica; le orate d'allevamento, infatti, a causa di una minore attività sono sicuramente più grasse. Ovviamente, cerca di acquistare un pesce che presenti un occhio vivo e convesso e delle branchie piuttosto rosse; si tratta di elementi in grado di assicurare la sua freschezza. Suggerimenti per la preparazione Prima di iniziare la preparazione dell'orata all'acqua pazza, per avere una quantità sufficiente per gli ospiti tieni in considerazione che metà del suo peso andrà perso nella fase della pulizia, che comporta l'eliminazione- delle interiora,
- della spina,
- della testa
- e delle branchie.
Vi consiglio anche le orate in padella, gustose e veloci da preparare
Ingredienti
Procedimento
La preparazione dell'orata all'acqua pazza non richiede particolari qualità culinarie. Se l'orata non è già stata pulita al momento dell'acquisto, dovrete provvedere da voi alla pulizia. Quindi squamatela e tagliate le pinne, tagliate la pancia ed evisceratela con cura, facendo attenzione a non lasciare residui, infine sciacquatela sotto l'acqua fredda. A questo punto, mettete nella pancia dell'orata un pizzico di sale, uno spicchio d'aglio e qualche foglia di prezzemolo. Nella padella (se decidete di farla sul fuoco) o nella pirofila (se preferite la cottura al forno) mettete due cucchiai di olio extravergine d'oliva e adagiate l'orata al suo interno.
Ora tagliate i pomodorini a spicchi e metteteli nella padella (o nella pirofila) insieme all'aglio, aggiungendo prezzemolo, sale, pepe, acqua e vino. L'orata non dovrebbe essere totalmente ricoperta dai liquidi, questi dovrebbero arrivare fino a metà dell'altezza del pesce. Giunti a questo punto mettete la padella sul fuoco o riscaldate il forno e infornate la vostra orata a 220°C per circa 25 minuti.
Una volta cotta, togliete la padella dai fornelli (o estraete la pirofila dal forno) e, dopo aver disposto l'orata su un piatto, eliminate la pelle, le lische e la testa. I filetti ottenuti, una volta impiattati, vanno cosparsi con il fondo della cottura. A seconda dei gusti potreste aggiungere al piatto qualche fettina di limone. Ricordate che in caso di cottura su fornello, va sempre utilizzato il coperchio per evitare che l'acqua evapori e l'orata diventi secca. L'orata può essere conservata in un contenitore ermetico fino a due giorni.