Oggi vi presento un piatto classico dell'Emilia Romagna: i
passatelli in brodo. Si tratta di una ricetta che deriva dalla cucina povera. In particolare è un piatto di recupero, con il quale in passato si riutilizzava il pane raffermo invece di gettarlo via. La semplicità degli ingredienti (pane, formaggio e uova) e la bontà di questa preparazione, hanno fatto dei passatelli un piatto tradizionale ora preparato in occasione dei giorni di festa (periodo di Natale e Pasqua). La ricetta dei passatelli in brodo è tipicamente invernale: il nome deriva dalla tecnica che si utilizza per prepararli. In particolare è necessario possedere un determinato attrezzo, il ferro per i passatelli, che permette di schiacciare nel modo giusto l'impasto. Soprattutto in passato, ma ancora oggi, tale arnese era custodito gelosamente in ogni famiglia romagnola. Si tratta di un disco convesso, caratterizzato dalla presenza di molti fori e da un manico con due impugnature laterali. Difficile trovarlo in altre parti d'Italia, così per preparare i passatelli in brodo si può utilizzare anche uno schiacciapatate a fori larghi.
Passatelli in brodo: dalla Romagna alla conquista dell'Italia
Questi passatelli in brodo non sono molto conosciuti in altre parti d'Italia. Io ho potuto assaggiarli durante una visita ad una mia amica romagnola e successivamente ho voluto provare a farli anche a casa mia. Devo dire la verità: sono piaciuti e anche tanto. Del resto difficilmente una ricetta che arriva dalla tradizione non è apprezzata. Se hanno resistito tutti questi anni anche i passatelli in brodo meritano di essere provati almeno una volta. Come detto per prepararli basta davvero poco ed è un'ottima soluzione ad esempio in una fredda giornata invernale. Ideali anche quando si ha molto pane raffermo da voler utilizzare in qualche modo (basta passarlo al mix, in alternativa si puo' utilizzare il pangrattato).
In queste giornate di freddo desiderate cimentarvi anche in altre golose
ricette di minestre e zuppe? Le trovate a questo o
collegamento. Buona lettura!
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