Le
rovelline lucchesi sono una ricetta che arriva dalla Toscana, un secondo piatto a base di carne che fa della semplicità il suo punto di forza. Si tratta di una ricetta che arriva dal passato: può essere considerato a tutti gli effetti un piatto di recupero. Se non avete mai provato una
rovellina alla lucchese vi starete chiedendo di cosa stiamo parlando. Non abbiate fretta che tutto sarà spiegato con dovizia di particolari. So che siete lì frementi per capire come preparare questa ricetta: solo un po’ di pazienza e la vostra curiosità sarà soddisfatta.
Ricetta rovelline lucchesi
Prima però qualche informazione di carattere generale giusto per capire realmente di cosa stiamo parlando. Le rovelline lucchesi non sono altro che fettine di manzo impanate e fritte e successivamente cotte nel sugo di pomodoro con capperi ed odori. Un piatto di recupero, come già detto, perché nasce come modo per riutilizzare le fettine fritte avanzate.
Sempre restando in tema storico, l’usanza di impanare la carne a Lucca e dintorni pare che sia nata durante il periodo che segnò la caduta dell’impero napoleonico: durante tale epoca, infatti, a Lucca soggiornò una guarnigione di soldati austro-ungarici ed è a loro che si deve l’introduzione dell’impanatura della carne.
Quale che sia l’origine, la
ricetta rovelline lucchesi assicura un secondo piatto facilmente realizzabile e che richiede soltanto pochi minuti: questo rende tale ricetta ideale per una cena last minute o semplicemente da fare in fretta e furia durante la settimana, quando presi da mille impegni non si ha il tempo (e in alcuni casi neanche la voglia) di passare ore intere in cucina per mettere su qualcosa di buono. Già il tempo: ve ne sto facendo perdere anche troppo forse… Allora vi lascio con la ricetta rovelline lucchesi: buona lettura e buona preparazione! Per altre gustosi
secondi di carne, date uno sguardo all’apposita sezione.
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carne alla pizzaiola, classica ricetta per la famiglia!
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