Forse il re dei secondi di pesce: la ricetta che vi presento oggi è la
spigola all’acqua pazza. Una preparazione che vi porta direttamente sul bagnasciuga: ogni boccone sprigiona l’aroma del mare, in un concentrato di sapori davvero delizioso. La carne della spigola, o branzino, si scioglie letteralmente in bocca, il sughetto insaporisce il pesce rendendolo speciale.
La spigola all'acqua pazza rappresenta uno dei cavalli di battaglia della cucina mediterranea: col suo gusto delicato e prelibato soddisfa anche il palato più esigente. Si tratta di un secondo di pesce facile da preparare e molto raffinato. L’accompagnamento dei pomodorini, il sapore donato dal vino bianco… che delizia!
La Ricetta Spigola all'Acqua Pazza
E poi la spigola è anche un pesce che fa bene alla salute. Come altri alimenti di mare apporta un’importante quantità di omega 3 e poi è ricco di vitamine e di proteine. Inoltre contiene poche calorie (ma qui, ovviamente, dipende anche dal tipo di preparazione) ma molti sali minerali, soprattutto fosforo e potassio. La cottura all'acqua pazza ha origini meridionali; la paternità è rivendicata tra i ponzesi, i pescatori di Capo Miseno e quelli di Capri. In origine veniva utilizzata l'acqua di mare con un poco di vino, per risparmiare sul sale. Con questo metodo di cottura si cucinava il pescato del giorno. Alcuni studiosi ritengono che questo metodo di cottura sia la risposta ingegnosa dei partenopei alla tassa sul sale introdotta dalla Stato Italiano a fine 800.
CONSERVAZIONE
La spigola all'acqua pazza si conserva per un giorno (tirando proprio, 2 giorni) in frigorifero, chiusa in un contenitore salvafreschezza. Non è adatta alla congelazione.
CONSIGLI
La ricetta è estremamente semplice ma proprio per questo nasconde delle insidie (come tutte le ricette facili da preparare). La maggiore attenzione va posta proprio nel tempo di cottura: per una spigola pulita di 700 grammi occorrono 25 minuti in forno statico preriscaldato a 180 gradi. Una cottura prolungata del pesce ne compromette consistenza, sapore e armonia. Inoltre mettete pochi pomodorini, perchè l'acqua pazza è un "brodetto allentato" e piuttosto acquoso. A Napoli, soprattutto le signore âgé, quando preparano un caffè leggero, con poca miscela, lo chiamano appunto, scherzosamente, "caffè all'acqua pazza".
Se volete fare bella figura, portate il pesce intero a tavola e poi sfilettatelo: i vostri ospiti vi ammireranno e ne resteranno piacevolmente colpiti! Sfilettare una spigola cotta non è affatto difficile: ci vuole solo garbo e seguire l'anatomia del pesce. Cominciate eliminando la testa e poi la coda. Incidete ed eliminate la spina dorsale del pesce, sollevate e rimuovete la pelle. Separate i filetti, eliminandone singolarmente le spine (della pancia) e disponeteli puliti nei piatti. Si completa irrorando i
filetti di spigola all'acqua pazza col gustoso fondo di cottura.
Se avete acquistato direttamente dei filetti di spigola, vi può tornare utile questa ricetta:
filetti di branzino in padella. Provate anche la
spigola al forno con patate ed il
branzino al sale. E' arrivato il momento di metterci ai fornelli per dedicarci alla ricetta di oggi: la spigola all'acqua pazza. Buona lettura e buona preparazione a tutti!
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