Il pesce fa bene, è buono, eppure il suo consumo è sempre guardato con diffidenza: colpa della possibile presenza di additivi. Sostanze che mettono in dubbio la salubrità del pesce che arriva sulle nostre tavole. Spigole, orate, alici: le ricette per gustarsi un bel piatto di pesce non mancano di certo. Ma come facciamo a sapere che il pesce che mangiamo non sia trattato con gli additivi? Purtroppo, infatti, i pesci sono sottoposti anche a trattamenti per apparire come freschi anche quando non lo sono.
Pesci e additivi: quelli consentiti e quelli vietati
Così prima di essere essere messi esposti sui banchi di pescherie, supermercati o di finire tra i prodotti surgelati, i pesci vengono sottoposti ad operazioni di maquillage. Alcune sono rispettose delle leggi. Un esempio è l'uso dell'acqua ossigenata per rendere i molluschi cefalopodi (polipi, calamari, totani) più bianchi e lucenti. Tale procedimento, prima vietato, è tornato ad essere consentito per prodotti congelati. La normativa permette di usare una miscela composta da acqua ossigenata, acido citrico e citrati di sodio. La prima deve avere una concentrazione massima dell'8%, gli altri due fino al 15%. L'utilizzo non deve essere obbligatoriamente dichiarato.
L'utilizzo di acido citrico e dei citrati di sodio servono a rallentare l'irrancidimento dei grassi e per impedire che la colorazione scurisca, facendo quindi sembrare il pesce più fresco. Queste due sostante devono essere dichiarate tra
gli additivi nelle etichette, così come i solfiti utili per evitare che la testa dei crostacei diventi nera.
In tema di
additivi chimici occorre tenere presente anche i polifosfati. E' usanza diffusa usarli per aumentare il peso del pesce in quanto trattengono l'acqua. Si può arrivare a far pesare il pesce fino al 50% in più. Peccato però che al momento della cottura, il grande pesce acquistato inizierà a sgonfiarsi e rimpicciolirsi. Sempre in argomento peso, c'è da considerare la glassatura dei pesci congelati. Il volume cresce ma al momento dello scongelamento si assisterà a una rapida diminuzione.
Ma non è tutto nero. Alcuni
additivi alimentari sono utili per consentirci di mangiare del pesce in sicurezza. Fondamentale che siano indicati in etichetta e limitarsi agli usi consentiti dalla legge. Restando in tema, gli additivi
mangiati in un anno sono davvero troppi.
Pubblicata il 21/07/2017
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