Data Pubblicazione: 14/12/2019
La birra artigianale è diventata ormai diffusa anche in Italia: non siamo più a qualche anno fa quando questa espressione era conosciuta soltanto da una piccola cerchia di esperti del settore. Oggi dici birra artigianale e tutti (o quasi) sanno a cosa si fa riferimento, anche se magari non proprio in maniera precisa. Ecco, quando si parla di birre artigianali occorre sapere che c’è da seguire una determinata normativa che spiega con precisione cos’è. In Italia nel 2016 è stata introdotta una legge (la 156/2016) che definisce la birra artigianale come quella “prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”. Inoltre, la normativa definisce un piccolo birrificio indipendente “un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”.
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