La
birra di frumento ha una storia molto particolare: alcune tipologie arrivano dalla Baviera zona della Germania che, proprio in tema di birre, è legata ad una particolare data. L’anno è il 1516 quando Guglielmo IV di Baviera emanò l’Editto della Purezza con il quale si stabilivano gli ingredienti da poter utilizzare per produrre la birra: acqua, malto d’orzo e luppolo, considerato che il lievito non era ancora stato scoperto. Una misura che ebbe conseguenze disastrose su diversi stili birrari, ma che fu imposto come tentativo di ridurre la domanda dei cereali utili alla panificazione e quindi di abbassarne i prezzi.
Ma proprio partendo da questo editto, come la birra di frumento ha potuto resistere in Baviera? In realtà le birre di frumento non scomparirono mai completamente anche perché proprio Guglielmo IV concesse una deroga ai Degenberger. Tale famiglia aristocratica quando nel 1602 vide estinta la propria linea maschile, passò tale privilegio ai duchi di Baviera: fu Massimiliano I ad intuirne il grande potenziale economico. Così nel 1798 sparì il monopolio anche se l’unico a chiedere la licenza per poter produrre la birra di frumento fu Schneider, il cui birrificio è ancora oggi in attività.
Birra di frumento: gli abbinamenti migliori
La
birra di frumento è conosciuta anche come Weizenbier o Weiss ma i due termini in realtà non sono sinonimi. Ad ogni modo in queste birre il frumento è circa il 50% dei cereali utilizzati mentre l’altra metà è rappresentata dal malto d’orzo. Ma come si possono abbinare le
birre di frumento? Sicuramente le Weiss vanno scelte per accompagnare dei piatti delicati: possono anche essere abbinate a piatti di pesce, ma non solo. Possibile accompagnarle anche con ricette grasse in quanto acidità e carbonazione facilitano la pulizia del palato: così un abbinamento classico è con carni di maiale, ma grazie alle note fruttate si adatta bene anche con crostate, strudel o pasticceria secca.