Data Pubblicazione: 13/05/2019
La birra di frumento ha una storia molto particolare: alcune tipologie arrivano dalla Baviera zona della Germania che, proprio in tema di birre, è legata ad una particolare data. L’anno è il 1516 quando Guglielmo IV di Baviera emanò l’Editto della Purezza con il quale si stabilivano gli ingredienti da poter utilizzare per produrre la birra: acqua, malto d’orzo e luppolo, considerato che il lievito non era ancora stato scoperto. Una misura che ebbe conseguenze disastrose su diversi stili birrari, ma che fu imposto come tentativo di ridurre la domanda dei cereali utili alla panificazione e quindi di abbassarne i prezzi.
Ma proprio partendo da questo editto, come la birra di frumento ha potuto resistere in Baviera? In realtà le birre di frumento non scomparirono mai completamente anche perché proprio Guglielmo IV concesse una deroga ai Degenberger. Tale famiglia aristocratica quando nel 1602 vide estinta la propria linea maschile, passò tale privilegio ai duchi di Baviera: fu Massimiliano I ad intuirne il grande potenziale economico. Così nel 1798 sparì il monopolio anche se l’unico a chiedere la licenza per poter produrre la birra di frumento fu Schneider, il cui birrificio è ancora oggi in attività.
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