Sono in netto aumento i casi di intossicazione alimentare: soltanto in Europa, i casi di infezione da Campylobacter e da salmonellosi riguardano rispettivamente 200 mila e 2 mila casi ogni anno. È per questo motivo che si rende necessaria, oltre ad un'adeguata igiene e profilassi, una corrispondente conservazione dei cibi in freezer e in frigorifero.
Ogni alimento necessita di una temperatura ottimale di conservazione che andrebbe rispettata il più possibile per evitare la proliferazione di microorganismi dannosi.
La temperatura all'interno del frigo non è uguale in ogni punto, ma cambia da scomparto a scomparto:
la zona più calda è quella dello sportello, mentre invece la più fredda è rappresentata dal penultimo scomparto, quello poco prima dei cassetti destinati alla frutta.
Le zone di temperatura dagli 0 agli 4° andrebbero destinate alla carne e al pesce freschi, ai piatti preparati in casa, alle insalate, ai formaggi freschi e alle creme,
mentre in quelle dai 4 sino ai 6° (scomparti superiori) si possono conservare pesce e carne già cotti, frutta e verdura cotte e yogurt
Nei cassetti in basso, dalla temperatura media di 6°, si possono conservare verdura e frutta fresca
mentre nello sportello (dai 6 ai 10°) vanno riposti burro, latte, uova e succhi di frutta già aperti.
Ma per quanto tempo possono essere conservati i cibi?
Il pesce, ad esempio, se pulito, ben lavato e protetto da una pellicola trasparente, si può conservare in frigo sino a 24 ore;
la carne invece si mantiene buona sino a 48 ore se è di tacchino o pollo e 24 se si tratta di carne macinata.
Per quanto riguarda carne rossa e affettati è preferibile non consumarli trascorsi tre giorni.
Le uova invece hanno una maggiore durata: sino ad un mese.
Altro accorgimento da adottare per un'adeguata conservazione del cibo in frigo è quella di imballare correttamente i vari alimenti in modo da impedire eventuali contaminazioni fra un cibo e l'altro.
Per quanto concerne il freezer è utile sapere che, prima di congelare un piatto, occorre lasciarlo raffreddare per due ore almeno, riporlo in delle confezioni apportandovi un'etichetta con la data e sistemarlo sul ripiano del freezer evitando di metterlo a contatto con gli altri prodotti per non scongelarli parzialmente. Quando si desidera scongelare un alimento il modo migliore è quello di farlo cuocere in acqua bollente, oppure farlo scongelare gradualmente in frigorifero o sotto l'acqua corrente.
Imparare a servirsi in modo corretto di freezer e frigorifero dunque è uno degli step fondamentali per difendersi dalle intossicazioni alimentari e mantenere inalterate le proprietà organolettiche dei cibi.
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