Fase 2 coronavirus, come cambia mangiare al ristorante
Data Pubblicazione: 19/04/2020

Fase 2, i ristoranti dopo il coronavirus
Meno posti a sedere sono sicuri, considerato che si parla di due metri tra un tavolo e un altro, con buona pace del bilancio economico dei locali che subirà un importante decremento. Ma dopo? Sicuramente all’interno delle cucine ci sarà una grande attenzione: non è difficile pensare all’obbligo di cucinare con guanti in lattice e mascherine, gli stessi strumenti che dovranno usare anche i camerieri, quelli più esposti al pubblico. Non è da escludere un boom del servizio fai da te, mentre diventeranno meno numerosi i clienti di passaggio: avranno maggior possibilità di riprendere subito un discreto giro di affari i locali con una consolidata clientela abituale, visto che in tempi il cui il timore la fa da padrone, ci si affiderà al conosciuto come una questione di fiducia. Niente più mordi e fuggi e i locali che hanno puntato su questo dovranno rivedere le loro linee guida per sopravvivere.Per evitare poi il rischio affollamento, spazio alle prenotazioni – magari anche digitali – per assicurarsi un tavolo tra i pochi che ci saranno: previsto un boom delle prenotazioni con carta di credito e cancellazione gratuita. Fortunati i ristoratori che potranno sistemare i propri clienti in giardino o comunque all’aperto.