Data Pubblicazione: 19/12/2015
ALLA SCOPERTA DELLE PRELIBATEZZE DEL PIEMONTE
La prelibata cucina piemontese racchiude al suo interno pietanze preparate utilizzando come ingredienti base burro, formaggi, salumi e vini: vediamo quali sono i piatti più importanti.
Il patrimonio storico e culturale del Piemonte l'ha reso una regione a se stante sotto ogni aspetto, anche dal punto di vista culinario: le origini di molte pietanze sono rintracciabili nel fatto che il Piemonte presenta varie sfumature gastronomiche, ovvero cittadine, padane e prealpine. Ad esempio, la quasi totale assenza di piatti di pasta nei menù locali, ad eccezione dei cosiddetti Tajarin e di alcune paste ripiene, è giustificata dal fatto che i ricchi Francesi avevano conquistato questo territorio: infatti la pasta e i piatti a base di farine di cereali erano tipici delle zone povere.
Una delle altre tradizioni culinarie piemontesi più importanti ereditate dalla Francia è la ricchezza di antipasti, con pietanze a base di salumi, formaggi e verdure, così abbondanti da costituire spesso quasi un pasto completo. Ad esempio, troviamo le acciughe o i tomini al bagnet verd o ross, la carne cruda all'Albese, la cognà, la mocetta, i peperoni in bagna cauda, salami e salsicce di varie qualità, il sanguinaccio, il tonno di coniglio, la trippa di Moncalieri e il vitello tonnato.
Nei primi piatti non mancano gustose sorprese: oltre ai Tajarin, si trova una grande quantità di paste ripiene, tra cui agnolotti con la farcia di carne, uova e formaggio, i tipici risotti piemontesi, tra i quali spiccano quello al Barolo e il paniscia, e i ravioli del Plin, oltre alla polenta.
Ma la vera e propria specialità della cucina piemontese è rappresentata dai secondi piatti, in particolare quelli a base di carne, che variano di città in città, mantenendo comunque delle caratteristiche in comune. A Torino spicca la Finanziera, con vari pezzi e frattaglie di carne cotti nel burro con Marsala o Madera, e ancora la fonduta valdostana, arricchita con preziose lamelle di tartufo di Alba. Nel Novarese troviamo il Tapulon, lontanamente simile alla Cassoeula lombarda, e il Salam d'la Duja; nella zona di Asti invece si usa l'uovo al Cireghet, fritto in padella e condito con una gustosa salsa a base di acciughe, mentre ad Alba vanno alla grande le carni crude, ad esempio l'insalata di carne all'Albese, con la carne tagliata a fettine sottili ed arricchita di parmigiano o tartufo.
E come coronare al meglio tutte queste leccornie? Con un bicchiere di vino e un dolce: sta a voi scegliere tra 45 marchi DOC e 9 DOCG, tra cui i rinomati Asti Spumante, Barolo, Barbera e Grignolino, tra un morbido giandujotto e un cuneese al rum.
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