Dieci imperdibili opere artistiche a expo di Milano
Data Pubblicazione: 29/10/2015

Nella rassegna curata da Vittorio Sgarbi sui 100 Tesori d’Italia, all'inizio del padiglione di Eataly, sicuramente da vedere La Vergine di Guido Reni, opera scultorea di enorme interesse artistico, ma anche La macchina di Santa Rosa, un’alta torre simile a una fiaccola che l’Unesco ha dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità. Particolarissimo monumento religioso della città di Viterbo è anche l’unica opera italiana trasportata e ricostruita negli spazi di Expo. Di fronte al padiglione Zero desta stupore l’istallazione dell’artista Emilio Isgrò Il seme dell’Altissimo, una scultura di pregiato marmo bianco alta sette metri che raffigura un seme d'arancia ingrandito di un miliardo e cinquecento milioni di volte, posto a simbolo dell'energia della vita. Bellissimo il quadro Officine a Porta Romana del pittore futurista Umberto Boccioni, esposto da Banca Intesa, che ritrae il passaggio dal mondo agricolo a quello delle fabbriche, nella Milano degli inizi del ‘900. E’ un indiscutibile capolavoro quello proposto dal Vaticano nel padiglione della Santa Sede. Si tratta del magnifico arazzo del pittore fiammingo Paul Rubens, intitolato L’istituzione dell’Eucarestia. Proveniente dal Museo diocesano di Ancona, rappresenta una insolita Ultima cena con Gesù e i 12 Apostoli ritratti in cerchio attorno ad un tavolo nell'atto della loro prima comunione. Un altro dipinto di pregevolissima fattura è Vucciria di Renato Guttuso, una grande tela protetta in una teca di vetro nel Palazzo Italia, dove troviamo anche, assolutamente in tema, l’Ortolano di Arcimboldo, pittore milanese del '500 noto per le sue teste composte da frutta e ortaggi. Tra le sculture non si può dimenticare l’artista polacco molto amato in Italia Igor Mitoraj di cui è installata all’esterno del padiglione della Polonia una suggestiva statua in bronzo dal sapore metafisico. E' collocata in piazza Italia la tecno scultura dell'architetto Daniel Liebeskind, autore della One Freedom Tower di New York, intitolata Ali, opera di 10 metri d’altezza che rappresenta il librarsi della mente. Fa riflettere l’installazione di Wolf Vostell nel padiglione della Caritas. Una vecchia Cadillac nera piena di fucili, fori di proiettili e centinaia di filoncini di pane, per denunciare i contrasti del vivere contemporaneo.
Con migliaia di opere sparse in tutta l’area dell’Expo si conferma, così, l’anima artistica dell’Italia, sensibile al bello e al poetico della vita.