La dieta coreana è invidiata un po’ in tutto il mondo. Il motivo è da individuare nella linea mantenuta dai coreani: fisico longilineo, tasso di obesità ai minimi livelli, aspettativa di vita tra le più alte al mondo. Ecco perché viene quasi voglia di seguire la dieta coreana cioè i principi che sono alla base dell’alimentazione in Corea.
Come funziona la dieta coreana
Importante prima di iniziare a seguire la dieta coreana è ricordarsi i rischi connessi all’utilizzo di regimi alimentari drastici che potrebbero portare a conseguenze molto gravi. Ecco quindi che chi vuole seguire questo tipo di alimentazione deve comunque non dimenticarsi i principi fondamentali di una
dieta sana.
Ma torniamo alla dieta coreana che ci basa su una grande quantità di verdure: queste, con il riso, sono gli alimenti principali di questo tipo di dieta e per questo sono presenti in quasi tutti i piatti principali. Tra le verdure più utilizzate ci sono: patate, funghi, crucifere, verdure a foglie verdi, pomodori, carote.
A questo si associa anche un limitato consumo di carne: questo fa dell’alimentazione coreana un regime a basso contenuto di grassi. Al posto della carne si utilizzano cibi come pesce e frutti di mare che garantiscono grassi omega 3 e proteine dall’elevato valore biologico. Da segnalare nella tradizione culinaria coreana la grande presenza di zuppe: piatti leggeri, facili da prepare, hanno il pregio – ideale per chi vuole perdere peso – di favorire il senso di sazietà.
Da ricordare anche il Kimchi, piatto tradizionale coreano, è una della ricette più sana al mondo con la presenza di vitamine, minerali e probiotici. Si tratta di un alimento fermentato a base di cavolo cinese, disidratato con sale e condito con aglio, zenzero, salsa di pesce e peperoni. Sazia apportando poche calorie. Infine, la dieta coreana prevede un utilizzo limitato di carne e in generale di alimenti con farine raffinate. Per chiudere, i metodi di cottura: in Corea si utilizzano soprattutto cibi arrosto e bolliti mentre la frittura è utilizzata con parsimonia.
Pubblicata il 03/03/2019
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