Data Pubblicazione: 19/04/2016
Cibi morbidi e cibi solidi: ecco perché i primi fanno ingrassare di più
I cibi morbidi farebbero ingrassare di più di quelli solidi: a rivelarlo, due ricerche scientifiche pubblicate dalla rivista Appetite.
Non tutti ne sono a conoscenza di questa notizia, e probabilmente leggendola qualcuno si stupirà. Tuttavia, stando a quanto hanno rivelato due recenti studi scientifici i cui risultati sono stati riportati sulla rivista Appetite, i cibi morbidi farebbero ingrassare. La novità è che non si parla soltanto di cibi notoriamente deleteri per le diete come per esempio i formaggi morbidi o quelli spalmabili, dall'elevato contenuto di grassi saturi, ma anche dei più innocui frullati di frutta e persino i passati di verdure (con l'aggiunta di grassi, come per esempio il burro) tanto diffusi. Tutti quanti questi cibi risulterebbero insidiosi per la linea proprio a causa della loro consistenza che li rende estremamente piacevoli da consumare. Sì, perché quando non si è costretti a masticare, e il cibo va giù morbido e tenero, soffice e piacevole a contatto col palato, è molto più facile esagerare con le porzioni e non rendersi effettivamente conto di quanto si sta mangiando. Bere un frullato di frutta richiede molto meno tempo e fatica, dunque è molto più piacevole, rispetto a mangiare lo stesso corrispettivo di frutta fresca. Stessa cosa dicasi per le verdure e i vari passati, le vellutate e i purè. Le calorie che si ingeriscono attraverso i cibi passati, quelli morbidi o a pezzetti, sono dunque molto di più e vengono incamerate molto velocemente. Non solo, perché a livello psicologico i cibi in forma solida tendono a placare molto più facilmente la fame rispetto a quelli che si trovano già in uno stato in cui non è necessaria alcuna masticazione. Chi si intende un minimo di nutrizione e metabolismo, infatti, sa bene che mangiare piano, masticando con cura e lentamente ogni singolo boccone, aumenta il senso di sazietà. Conseguentemente c'è bisogno di meno cibo per sentirsi appagati. Al contrario, i cibi morbidi - tra i quali possiamo inserire anche le lasagne, i formaggi o i salumi spalmabili o il purè di patate, già notoriamente non leggerissimi - vengono consumati con bocconi più grandi e vengono masticati di meno, poiché non ce n'è bisogno. Così facendo, però, la sensazione di sazietà tarda ad arrivare e prima che una persona se ne renda conto ha già assunto più calorie del necessario. Gli esperti hanno calcolato per esempio che per finire un piatto di purè di patate bastano ventisette bocconi, mentre per consumare la stessa quantità di patate ci vorrebbero quasi cinquecento masticate; quasi nessuno ci riuscirebbe, e per questo motivo la linea ne trarrebbe grande giovamento
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