Data Pubblicazione: 29/10/2015
I padiglioni dei Paesi partecipanti ad Expo 2015 sono dei gioielli architettonici volti ad esprimere le tradizioni alimentari di ogni Nazione. Il 31 ottobre la grande esposizione universale che si è aperta a maggio a Milano chiude i battenti. Centro della manifestazione sono stati i vari padiglioni nazionali, alcuni dei quali sono stati letteralmente presi d'assalto, tanto che per potervi accedere è stato necessario affrontare file di molte ore. Una delle strutture più apprezzate fin dal primo momento è stata quella eretta dagli Emirati Arabi. Il padiglione, progettato da Foster+Partners, presenta muri che sembrano dune di sabbia increspate dal vento; quando si entra, si viene accolti da uno schermo lungo 75 metri che riproduce il deserto e il suo cielo. L'esperienza è assolutamente realistica, e all'interno si può apprezzare il modo in cui negli Emirati Arabi il passato si unisca al presente. Il padiglione della Cina ricorda le risaie, una delle principali fonti di alimentazione per questo Paese, e all'interno è suddiviso in aree tematiche che servono a ricordare l'imprescindibile legame tra uomo e natura. L'Austria ha ricreato un angolo dei boschi delle sue terre, riproducendo con sofisticate tecnologie il microclima e soprattutto l'aria; non a caso il tema centrale prescelto è: respira. Di grandissimo impatto visivo è il padiglione del Regno Unito, costruito sull'idea di Wolfgang Buttress. Il suo aspetto ricorda un alveare, e all'interno si può seguire l'intera filiera di produzione del miele. La Francia ha partecipato con una struttura realizzata in legno lamellare che ricorda i mercati coperti. All'ingresso si trova un labirinto-giardino, che conduce fino alla sezione Piacere e Salute dove si invitano i visitatori a riscoprire il gusto della buona tavola. Molto singolare anche l'edificio eretto dall'Ungheria, che nella sezione centrale fa pensare all'Arca di Noè e alle estremità ha la forma dei tamburi usati dagli sciamani. All'interno si parla soprattutto dell'acqua, enorme risorsa di questo paese. La Thailandia espone due dei suoi simboli più riconoscibili, il cappello usato dai coltivatori di riso, detto ngob, e il naga, ovvero lo spirito della natura. Nel padiglione si esalta soprattutto il cibo di strada. L'Azerbaijan ha stupito tutti con un edificio costituito da tre sfere in vetro che rappresentano le biosfere. Infine, impossibile non citare il padiglione Italia, ideato da Marco Balich, che ricorda una foresta urbana, e il Padiglione Zero, al cui interno si trova una finta biblioteca che rappresenta la memoria dell'umanità. Nutrire il Pianeta, energia per la vita è lo slogan di Expo 2015, ed è stato declinato in tanti modi diversi in ognuno degli stupefacenti padiglioni allestiti a Milano.
Pubblicata il 29/10/2015Le nostre rubriche
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