I pesci più adatti all'alimentazione dei bambini
Il pesce, nell'alimentazione dei bambini, gioca un ruolo fondamentale per un corretto sviluppo, ma bisogna scegliere i pesci più adatti alle loro esigenze.
Un'alimentazione equilibrata, insieme ad una costante attività fisica, rappresentano i due cardini fondamentali per una corretta crescita dei bambini. In particolare, secondo recenti studi, si è appurato che un consumo abituale di pesce, alimento ricco di
Omega 3, sortirebbe effetti benefici sia a livello cognitivo, sia in tema di diminuzione di allergie.
L'introduzione del pesce nella dieta dei bambini, dovrebbe avvenire già in tenera età, considerando che lo sviluppo del sistema nervoso centrale, si completa entro il secondo anno di vita del bambino. L'importanza di un consumo costante di pesce, deriva dal fatto che molti pesci sono ricchi di fosforo e DHA (Omega3), sostanze fondamentali per un normale funzionamento neurologico. Una carenza dei livelli di DHA o ferro nei bambini, sono spesso sinonimo di un minore quoziente intellettivo e di ridotte capacità di performance o applicative.
Ma se il pesce gioca un ruolo così importante per lo sviluppo del bambino, sarebbe opportuno conoscere quali siano i tipi di pesci più adatti, e soprattutto come cucinarli.
Al riguardo ci viene in aiuto il professore Andrea Vania, responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione pediatrica, presso l'Università La Sapienza di Roma, che in un'intervista rilasciata non molto tempo fa, spiegava l'importanza del pesce nella dieta dei bambini.
Secondo il dottor Vania, il pesce più adatto è il pesce azzurro in generale, quindi merluzzo, nasello e sgombri. Tra i pesci d'acqua dolce, consiglia il salmone e la trota. Attenzione però, perché tra questi tipi di pesce è importante scegliere quelli di media grandezza, e che vivono ad una profondità media. Da escludere quindi, i pesci di grosse dimensioni e quelli che vivono in superficie o nei fondali, che hanno un'alta probabilità di avere le carni inquinate da idrocarburi o metalli pesanti. Sconsigliata anche la trota salmonata, che anche se bella da vedere, deve il suo colore a coloranti artificiali inseriti nel mangime di cui si nutre. Inoltre, se non si dovesse trovare il pesce fresco, lo si può tranquillamente sostituire con quello surgelato, mentre si sconsiglia il pesce in scatola, ricco di conservanti e additivi.
Per quanto attiene la quantità di pesce che ogni bambino dovrebbe consumare, il professor Vania consiglia di mangiarlo più volte alla settimana.
In conclusione, per un equilibrato sviluppo di un bambino in età scolare, il consumo ideale di pesce si aggira intorno alle 3 porzioni a settimana, per una quantità pari a 60-80 gr a porzione, ricordando che il pesce va fatto mangiare sempre cotto e mai crudo.
Pubblicata il 18/04/2016
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