Data Pubblicazione: 20/09/2015
Il caffè è una bevanda che possiede numerose sostanze dall'effetto benefico, che possono migliorare la prognosi di alcune malattie epatiche e nervose. Il caffè è forse la bevanda più diffusa all'interno delle culture di tutto il mondo. Dall'inconfondibile gusto amaro, il caffè si ricava dalle bacche della pianta da cui prende il nome, che vengono tostate e poi macinate; nonostante ne esistano centinaia di varietà sparse in tutto il globo, la più diffusa è la Coffea arabica, originaria del Sudan, del Kenya e dell'Etiopia. Storicamente le prime menzioni del caffè sono state fatte nel 1400 nelle regioni africane da cui origina la pianta; verso il 1600 il caffè approda in Europa e viene citato nel De Medicina AEgyptiorum di Léonard Rauwolf. Meno nota la pianta Coffea canephora (detta anche Coffea robusta) originaria di Guinea e Uganda; infine, una specie di caffè molto apprezzata è la Coffea liberica, pianta autoctona della Liberia. Altre specie minori della pianta del caffè sono tipiche della Sierra Leone, della Costa d'Avorio e delle isole Mauritius; molte varietà della pianta non sono conosciute al di fuori della loro zona di consumo. Numerosi studi scientifici recenti hanno osservato come l'assunzione di caffè possa concorrere ad impedire l'insorgenza di malattie croniche. La sostanza presente nel caffè che si ritiene possieda proprietà benefiche è la caffeina, un alcaloide naturale che può prevenire l'occlusione coronarica causata da processi di aterosclerosi. Anche i tumori che colpiscono la faringe e il cavo orale possono essere prevenuti da un regolare consumo di caffè, intorno alle 3-4 tazzine al giorno; la stessa quantità è in grado di ridurre del 25% il rischio di sviluppo del diabete di tipo 2. E' inoltre noto, negli ambienti scientifici, come la caffeina (in quantità moderate) possa prevenire lo sviluppo di tumori al fegato. Il caffè generalmente viene assunto per stimolare la concentrazione, lo stato di veglia e l'attenzione: infatti, la caffeina è un potente stimolante dell'attività cardiaca e del sistema nervoso centrale, sul quale inibisce la sensazione di fame, riduce l'appetito, aumenta il metabolismo termogenetico e aumenta quindi il consumo di massa grassa (ma solo se assunto senza aggiunta di zucchero). Inoltre, favorisce i processi digestivi in quanto aumenta la secrezione acida. Patologie cardiovascolari come l'ipertensione o disturbi quali insonnia, reflusso o gastrite, rappresentano una controindicazione assoluta all'assunzione di caffeina sia contenuta nel caffè, sia sotto forma di capsule; quantità elevate possono anche ridurre l'assorbimento intestinale di ferro e calcio. Per quanto il caffè sia generalmente ben tollerato e diminuisca l'incidenza di alcuni disturbi, non si dovrebbe mai abusarne.
Pubblicata il 20/09/2015Le nostre rubriche
L'universo culinario a portata di click
Il Sapore Umami è uno dei cinque gusti fondamentali, insieme a dolce, salato, amaro e acido. La parola "umami" deriva dal giapponese e può essere ...
Continua a leggerePulire il frigorifero è fondamentale, ma c’è una parte a cui è importante prestare attenzione. Per conservare al meglio gli alimenti occorre la ...
Continua a leggereTra i metodi più conosciuti per conservare frutta e verdura, il più utilizzato consiste nel mettere il cibo in frigorifero. Questo significa ...
Continua a leggereIscriviti alla nostra newsletter per ricevere la ricetta del giorno e tante altre novità