Il glutine fa male? Verità e false credenze
Data Pubblicazione: 25/06/2018

Alimentazione senza glutine: non fa bene
Per altri, invece, una dieta gluten-free sta diventando quasi una moda. Questo perché si pensa – erroneamente è bene ricordarlo – che il cibo senza glutine possa apportare maggiori benefici al nostro organismo. In realtà tali benefici sono ‘riservati’ soltanto a determinate categorie: oltre ai celiaci, esistono persone sensibili al glutine: chi soffre di gluten sensitivity fa i conti con alcuni sintomi fisici dopo aver consumato cibi con glutine (meteorismo, diarrea o stipsi, dolori addominali, sonnolenza, cefalea, anemia, difficoltà di concentrazione). Tali disturbi compaiono dopo aver mangiato alimenti con glutine e scompaiono se si adotta un regime gluten-free.Per chi, invece, non ha nessuno dei problemi sopra elencati, un’alimentazione senza glutine non fa bene. Non si può dire che mangiare senza glutine fa male, ma nemmeno bene. Alcune ricerche, infatti, non hanno trovato alcun effetto positivo dall’eliminazione del glutine nell’alimentazione di chi non soffre di celiachia. Proprio per questo un regime dietetico gluten-free è sconsigliato ai non celiaci perché li andrebbe a privare di importanti nutrienti, in particolare di carboidrati complessi.
Inoltre è da sfatare anche il mito che i cibi senza glutine fanno dimagrire: non c’è nessuna evidenzia di ciò e la perdita di peso è da mettere in relazione più all’eliminazione di pasta e pane dalla propria dieta che ad altro. Ecco allora che è scorretto dire che il glutine fa male: è da evitare in maniera assoluta soltanto per chi soffre di celiachia o di sensibilità, per gli altri non c’è nessuna evidenzia scientifica che dimostra che evitarlo migliori la salute e la linea.