Data Pubblicazione: 08/09/2015
In tanti sono partiti per conquistarlo e i più ne sono rimasti conquistati. La difesa dell'identità tradizionale salverà il bellissimo Venezuela.
"Criollo" o "creolo" significa nuovo, mutato,e in Sud America indicava tutti gli usi e le creazioni nate dalla mescolanza fra indigeni e nuovi cittadini. Concetti trascurati e dimenticati ma che identifcano la cultura di paesi come il Venezuela e che stiamo imparando a conoscere anche grazie all'evento di Expo. Il Venezuela propone dunque il suo profilo più autentico per risorgere dalla crisi che da troppo tempo lo attraversa. La cucina venezuelana è l'esempio più creativo di comunione culturale e il cui risultato sono le famose "arepas","empanadas" e il "platano frito". Da imparare a conoscere è la "yuca", una radice molto proteica ottima per dolci o contorni, oppure la "cachapa", sorta di piadina al formaggio,ma più soffice e dolce di quella italiana. Il piatto nazionale è "el pabellon criollo",usato durante le feste contiene carne aromatizzata, riso bianco, fagioli neri e uova al prosciutto tutti sontuosamente presentati in unica portata. Una cucina saporita che secondo le donne venezuelane deve saziare gli occhi prima della pancia. Per speziare i piatti sono comuni il cumino, il coriandolo, la cannella o un "adobo completo", mix profumato per piatti salati. Il gusto sapido è alternato all’agrodolce, per un risultato che seduce con l’uso di pochi ingredienti (mais, riso, carne, formaggio bianco). Il mais e la sua farina regnano in tutte le portate. I suoi chicchi addolciscono la zuppa chiamata "sancocho" insieme alle patate, carote e pollo. La farina raffinata di mais è la base per la "masa" (pasta) di ogni panificazione che può essere mischiata a quella di "trigo" (grano). L'altro cereale più diffuso in cucina è il riso, accompagnato da stufati o zuppe colorate. Curiosa è l'usanza di avere sempre un pentolone sul fuoco da cui gli avventori della casa possono servirsi per uno spuntino rifocillante e sicuramente più energetico del nostro caffè. Gustare per colazione un’arepa del giorno precedente è una tradizione popolare amata da grandi e piccini. Rimpastare l’interno della mollica per produrre ancora altre arepas è una gestualità insegnata dai vecchi e ripetuta ancora nelle cene fra amici che ci insegna a non sprecare alcun ingrediente di un pasto. Scegliere la farcitura per l’arepa preferita è l’operazione più complessa: carne, fagioli, formaggio bianco, avocado, tonno. Perché non amarle tutte.
La "comida tipica de Venezuela" è della gente, per la gente, preparata in casa e servita in strada. Pasti nutrienti e anche divertenti che conquistano il gusto e la vista. Così come il Venezuela: bellissimo da visitare e impossibile da abbandonare.
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