Data Pubblicazione: 30/09/2016
Un'organizzazione no profit americana ha stilato La Classifica dei 12 alimenti più contaminati dai pesticidi
Nell'ottava edizione della Shopper's Guide to Pesticides in Produce, compilata dall'associazione statunitense EWG (Environmental Working Group) sono stati presi in disamina 45 tipi di ortaggi e frutta e successivamente è stata stilata una top 12 riguardante gli alimenti con maggiore concentrazione di pesticidi. I dati sono a dir poco sconcertanti, ecco quali sono:
1) a sorpresa, al primo posto, si trovano le MELE, a cui seguono
2) il SEDANO,
3) i PEPERONI
4) le PESCHE,
5) le FRAGOLE
6) e le PESCHE NETTARINE
7) Al settimo posto, fra la frutta e la verdura più inquinata, si trova l'UVA,
8) a cui seguono gli SPINACI all'ottavo posto,
9) la LATTUGA,
10) i CETRIOLI,
11) i MIRTILLI
12) ed infine le PATATE
Nell'elenco dei vegetali più virtuosi invece si trovano sul podio:
CIPOLLA, il MAIS e l'ANANAS, e dal quarto a scalare l'AVOCADO, il CAVOLO, i PISELLI, gli ASPARAGI, il MANGO, la MELANZANA, il KIWI, il MELONE, le BATATE (patate dolci), il POMPELMO, l'ANGURIA e alla postazione dodici i FUNGHI.
Gli scienziati dell'EWG hanno effettuato diversi test per cercare di individuare tracce di antiparassitari utilizzati negli Stati Uniti dalla Food and Drug Administration e dall'USDA (Dipartimento statunitense dell'agricoltura). I campioni analizzati, sfogliati o lavati precedentemente, sono stati messi sotto esame attraverso vari test prima di compilare la lista definitiva, di modo che i quantitativi di sostanze chimiche presenti sui vegetali fossero affini a quelli presenti negli alimenti che si consumano effettivamente a tavola.
Nel caso delle mele è stato scoperto che il 98% dei campioni testati presentava ben 48 pesticidi differenti. Il primato delle mele sarebbe da attribuire al fatto che i pesticidi vengono irrorati principalmente in seguito al raccolto per garantire una maggiore durata di conservazione ai frutti.
Nonostante la lista mostri dei dati poco rassicuranti, in questo frangente l'EWG ha tenuto a precisare che, nonostante i rischi siano innegabili, i benefici che derivano dal consumo di frutta e verdura restano comunque maggiori, anche in casi come questo. Queste dichiarazioni hanno lasciato molti consumatori perplessi al punto da far ipotizzare che dietro la nota associazione no profit vi sia in realtà qualche multinazionale appartenente al settore agro-alimentare. Una questione poco chiara, sebbene la EWG abbia messo più di una volta in allerta i consumatori riguardo i rischi legati all'esposizione ai pesticidi.
In attesa di far maggiore chiarezza sulla questione, non resta che LAVARE SEMPRE ACCURATAMENTE FRUTTA
E VERDURA PRIMA DEL CONSUMO (anche, se possibile, con l'utilizzo di bicarbonato o di prodotti i commercio utili a tale uso) o affidarsi ai prodotti biologici, preferibilmente a chilometro zero ed attuare un consumo responsabile degli alimenti controllandone sempre la provenienza al momento dell'acquisto.
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