I pareri di dietologi e nutrizionisti esaminando la paleodieta sono contrastanti: fino a che punto è salutare per l'uomo del III millennio?
La paleodieta si base su quella che si ipotizza sia stata la dieta dei primi uomini
Questi erano cacciatori e raccoglitori,vissuti da 2,6 milioni a dieci mila anni fa!
Tale dieta prevede una limitatissima parte degli alimenti oggi disponibili.
Ammette il consumo di:
proteine animali,
frattaglie,
carboidrati di origine vegetale,
frutta,
semi,
tuberi,
frutta secca,
miele,
ma esclude qualunque alimento raffinato o lavorato
quindi nella paleodieta sono banditi dalla tavola tutti gli zuccheri complessi, i latticini e i suoi derivati, cereali, legumi, cibi prodotti nelle industrie di trasformazione.
Tuttavia, bisogna sottolineare che le informazioni oggi a nostra disposizione sul modus vivendi dell'uomo preistorico e sul suo regime alimentare, sono molto approssimative e ancora argomento di studio e di ricerca.
Sicuramente era un onnivoro, si nutriva di tutto ciò che il suo habitat offriva, ma non sappiamo con certezza quali alimenti avessero più importanza per il suo equilibrio alimentare.
Per risalire al regime alimentare dei primi uomini, gli scienziati hanno rivolto la loro ricerca al periodo compreso tra 6 e 1,6 milioni di anni fa, prima e subito dopo la datazione dei primi utensili in pietra.
Oggetto di ricerca da parte degli studiosi, sulla base dello studio dei fossili e dei rilievi archeologici, sono gli ominidi del genere Ardipithecus, Australopithecus e Homo e il loro comportamento, in quanto, come per tutti gli animali, il reperimento del cibo è legato alla sopravvivenza.
Per risalire all'alimentazione degli ominidi, si analizzano lo smalto dentale delle loro mandibole, oppure il tartaro o i resti degli escrementi.
Altre fonti importanti per gli antropologi sono i segni lasciati dagli strumenti di pietra sulle ossa degli animali, che hanno rilevato come gli ominidi si nutrissero di ossa e di midollo di antilope.
Per condurre le loro ricerche, alcuni studiosi attingono anche a diverse teorie statistiche, come la Teoria del Foraggiamento, che stabilisce quali alimenti vengono consumati maggiormente in date situazioni e il comportamento adottato nel momento in cui l'alimento abituale scarseggia.
D'altra parte, se i primi uomini, partendo dall'Africa hanno gradualmente colonizzato tutto il pianeta, è chiaro che hanno dovuto diversificare le proprie abitudini di vita, alimentazione compresa.
Molti dietologi e nutrizionisti nutrono delle perplessità affrontando la paleodieta paleodieta, in quanto le informazioni di cui disponiamo sul regime alimentare dei nostri più lontani antenati, sono ancora molto frammentarie.
Inoltre si chiedono se gli alimenti accettati dalla paleodieta oggi disponibili, abbiano la stessa valenza nutrizionale e salutistica di quelli disponibili milioni di anni fa.
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Pubblicata il 01/12/2016
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