Data Pubblicazione: 03/08/2016
Le pellicole per alimenti sono largamente utilizzate per proteggere e conservare i cibi: ma le pellicole per alimenti sono pericolose per la salute? Nelle nostre case abbondano le pellicole per alimenti e la plastica in generale: la maggior parte dei cibi viene conservata in sacchetti o contenitori di plastica, poiché risultano comodi e facili da utilizzare, nonché da pulire. Nel momento in cui si rompono o si rovinano, sono anche facili da gettare via: comprarne di nuovi comporta infatti una spesa limitata. È facile intuire, dunque, perché un'abitazione si riempia di plastica, in particolar modo la cucina. Alcuni studi hanno dimostrato che diversi tipi di plastica - come ad esempio il Pvc - possono rappresentare un pericolo per la salute dell'essere umano. In ambito alimentare, sono sotto accusa le pellicole che contengono ftalati, ovvero degli additivi che vengono impiegati per rendere la pellicola più elastica e dunque più facilmente vendibile. Gli ftalati sono pericolosi per la salute del nostro organismo per diversi motivi: possono causare, infatti, alterazioni a livello ormonale, bioaccumulo nei reni e nel fegato, possono ridurre la fertilità negli uomini e provocare malformazioni del feto nelle donne incinte. Un altro materiale impiegato per proteggere gli alimenti è il monocloruro di vinile, che dopo un decennio di ricerche è stato definito cancerogeno multi-potenziale, vale a dire che può provocare tumori che colpiscono diversi organi. Per questo varie aziende impegnate nel settore alimentare hanno già iniziato a correre ai ripari, sostituendo le protezioni per i cibi in Pvc con quelle realizzate in Pet: il polietilene si è rivelato da questo punto di vista un materiale decisamente più sicuro. A parziale difesa degli ftalati, va detto che vengono rilasciati solo quando la pellicola entra in contatto con determinati alimenti, nello specifico quelli che contengono sostanze grasse, sia vegetali che animali, e alcolici, ma ciò non toglie che l'unica soluzione per ridurre a zero i rischi per la salute è eliminare dagli involucri e dai contenitori per alimenti il Pvc ammorbidito con gli ftalati. Il primo passo per evitare di ritrovarsi in casa con pellicole o contenitori potenzialmente pericolosi è controllare le etichette per assicurarsi che non siano realizzati in Pvc; questo accorgimento, però, non basta perché talvolta le etichette possono essere imprecise o incomplete. Un altro accorgimento consiste nel togliere, subito dopo averli acquistati, gli alimenti dalle loro confezioni e riporli all'interno di contenitori in vetro; l'uso di pellicole protettive è consentito, a patto però che non entrino in contatto con gli alimenti. Con questi semplici trucchi sarà possibile limitare al minimo il contatto fra alimenti e pellicole protettive, riducendo così il rischio che vengano rilasciate sostanze pericolose per l'organismo. Conservare gli avanzi in modo sicuro
Pubblicata il 03/08/2016Le nostre rubriche
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