Pasta al dente: perché fa bene alla salute
Data Pubblicazione: 05/06/2018

Vediamo nel dettaglio cosa accade, invece, quando si gusta una pasta eccessivamente cotta. Più è lungo il tempo di cottura, maggiore è il rilascio di amido con il rischio che la pasta assorba anche l’acqua. Questo significa che la pasta, oltre a perdere di gusto, diventerà anche poco salutare con l’aumento dell’indice glicemico. Per questi motivi la pasta troppo cotta è sconsigliata ai diabetici e a chi è a dieta. Questo perché si avranno picchi glicemici che producono un senso di sazietà poco duraturo con il risultato di avere fame prima del previsto.
Pasta al dente: la guida completa
Ma evitare di cucinare una pasta troppo al dente? Fondamentale seguire alcune semplici regole per ottenere una pasta più digeribile e con un minor indice glicemico. Ecco allora le regole per una pasta al dente perfetta:
- Far cuocere la pasta in molta acqua;
- Girare con continuità la pasta in modo che i granuli di amido non diventino collosi;
- Occorre prendere spunto dai tempi di cottura riportati sulla confezione: spesso è indicato anche il tempo da impiegare per una cottura al dente;
- Assaggia la pasta cinque minuti prima che termini il tempo della cottura. Così si potrà arrivare ad un tempo di cottura in linea con i propri gusti.
Infine, ricordati la differenza tra pasta al dente e pasta al chiodo e scegli il grado di cottura che più aggrada a te o ai tuoi ospiti.