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Perché si lanciano i coriandoli a Carnevale?

Data Pubblicazione: 25/02/2020

Perché si lanciano i coriandoli a carnevale?
A Carnevale ogni scherzo vale anche lanciare centinaia di coriandoli per strada: ma quando e come nasce questa tradizione? Perché si lanciano i coriandoli a Carnevale? Si tratta di un rito che nascerebbe proprio in Italia e deriverebbe dall’usanza di trasformare i semi di coriandoli in confetti. Successivamente al posto dei confetti vennero usate delle palline di gesso colorato, in quanto più economiche e colorate. Soltanto alla fine del XIX secolo i gessi vennero sostituiti dai classici pezzetti di carta colorata che ancora oggi vengono utilizzati: questo cambiamento si deve a Enrico Mangili che nel 1875 iniziò ad utilizzare dei dischetti di scarto dei fogli utilizzati per allevare i bachi da seta: da allora i coriandoli di carta sostituirono le palline di gesso in quanto più economici e anche più facili da realizzare.

Cosa significa lanciare i coriandoli

Ma perché si lanciano? Ecco anche questa usanza si perde indietro nel tempo, addirittura all’epoca dell’antica Grecia e prende il nome di phyllobolia, lancio delle foglie. Si tratta dell’usanza di lanciare foglie e petali di fiori sugli atleti vincenti o anche sui soldati di ritorno da una vittoria in battaglia o ancora sugli sposi ai matrimoni o sui defunti ai funerali. Una tradizione che si ritrova negli scritti del poeta greco Stesicoro che ne parla per il matrimonio di Elena e Menelao, ma testimonianze si trovano anche sotto forma di raffigurazioni sui vasi greci.
Il lancio in sé è un gesto che può avere diverse interpretazioni: per qualcuno è un modo per partecipare al trionfo di un’atleta o di un eroe pur non potendo raggiungerlo fisicamente; per altri, invece, il lancio dei fiori e dei coriandoli sarebbe una simbolizzazione del lancio di doni; altri ancora vedrebbero nel lancio dei fiori una sorta di rito magico. Infine, la versione meno positiva, vede nel lancio un gesto che richiamerebbe quello della lapidazione e sarebbe quindi una sorta di sublimazione di un omicidio collettivo. Al di là delle varie interpretazioni, ciò che conta a Carnevale è divertirsi, anche lanciando i coriandoli!
Pubblicata il 25/02/2020

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